Covid, corsa alle vaccinazioni anche tra i 70enni. Il sistema di prenotazione non regge

Vaccinazioni in corsa
Nonostante i ritardi nelle forniture e la sospensione di Astrazeneca, nel Viterbese la corsa al vaccino non rallenta. Le disdette da parte di chi aveva già un appuntamento...

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Nonostante i ritardi nelle forniture e la sospensione di Astrazeneca, nel Viterbese la corsa al vaccino non rallenta. Le disdette da parte di chi aveva già un appuntamento sono state molto contenute, ma c’è di più: le nuove fasce d’età per le quali si sono aperte le prenotazioni stanno rispondendo in massa tanto che il sistema elaborato dalla Regione Lazio ieri non ha retto. 

Molti di quanti sono nati nel 1950 e nel 1951 da sabato hanno la possibilità di fissare una data. Ma solo da ieri nell’elenco delle sedi vaccinali per la Tuscia sono apparse la casa della salute di Bagnoregio e quella di Soriano nel Cimino, l’ambulatorio di Bolsena e il Sant’Anna di Ronciglione con 5 sedute settimanali a fronte di una sola, come era in precedenza. Merito di forniture targate Pfizer arrivate negli ultimi giorni. Evidentemente, la mole di tentativi di accesso è stata tale da mandare in tilt il sistema visto che tutte le opzioni disponibili, sino ai primi di maggio, risultavano già non prenotabili. Il messaggio automatico rilasciato da salutelazio.it recitava: “L’orario selezionato è in fase di prenotazione da parte di un altro utente. La invitiamo a seleziona un’altra disponibilità”. Ed era così per ogni data.

Intanto, il totale dei vaccinati nel Viterbese ha superato quota 39mila, con 12mila immunizzati. Le prenotazioni hanno ripreso a galoppare arrivando a oltre 40mila, a ulteriore dimostrazione che i cittadini della Tuscia vedono nel vaccino l’arma per sconfiggere il Covid.

La curva epidemica, nel frattempo, ieri si è raffreddata. Ma non si tratta dell’effetto delle restrizioni dovute alla zona rossa: gli esperti ricordano che per valutare l’efficacia delle restrizioni nel contenere il virus occorre un lasso di tempo tra i 10 e i 15 giorni. Piuttosto, il lunedì è la giornata in cui si risente di un numero ridotto di tamponi durante il weekend e spesso i nuovi casi sono inferiori ai guariti: questa volta, 37 contro 46. I minori tra gli ultimi contagiati sono 7 e molti sono contatti secondari di positivi già noti, soprattutto in ambito familiare. Dall’inizio della pandemia a oggi arrivano quindi a 12.875 i contagi registrati ma solo in 1.286 restano ancora alle prese col virus. Tra questi ultimi, la percentuale di ricoverati è del 5%: 64 i posti letto occupati all’interno dei reparti dedicati alla lotta al coronavirus tra Belcolle e Montefiascone, compresi i 6 a Terapia intensiva. Dall’inizio dell’emergenza Covid, nella provincia di Viterbo sono stati effettuati 121.326 tamponi, 211 nelle ultime 24 ore. Ad oggi i cittadini che hanno concluso il periodo di isolamento domiciliare fiduciario sono 17.499.

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Il Messaggero