Viterbo, l'opposizione chiede un consiglio sulle «misure urgenti per il rilancio»

Viterbo, l'opposizione chiede un consiglio sulle «misure urgenti per il rilancio»
Come rilanciare la città dei Papi dopo la crisi economica dettata dal coronavirus? Dopo la presentazione di varie mozioni, l’opposizione continua il pressing sulla...

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Come rilanciare la città dei Papi dopo la crisi economica dettata dal coronavirus? Dopo la presentazione di varie mozioni, l’opposizione continua il pressing sulla maggioranza per definire al più presto gli interventi da mettere in campo. Adesso si spinge per passare al confronto con la richiesta di un consiglio comunale in seduta straordinaria. Mentre sull’altro fronte, ieri si sono visti proprio per cercare di mettere a fuoco il tema e proporre qualche risposta.


A firmare la richiesta e inviarla al presidente del consiglio Stefano Evangelista sono stati Massimo Erbetti (Movimento 5 Stelle), Giacomo Barelli e Fabrizio Purchiaroni (Forza Civica), Alvaro Ricci (Pd), Lina Delle Monache (Obiettivo Comune), Francesco Serra e Mario Quintarelli (Viterbo dei cittadini). Chiedono «che venga convocato un consiglio comunale straordinario ed urgente in base all’articolo 40, comma 3, lettera C, del regolamento per il funzionamento del consiglio comunale con il seguente ordine del giorno: “Covid 19, misure urgenti per il rilancio della città”».

Ieri pomeriggio intanto i capigruppo di maggioranza si sono incontrati in un lungo faccia a faccia per verificare da una parte il da farsi, dall’altra la disponibilità di fondi per mettere in pratica qualche misura. «Stiamo lavorando per trovare le risorse – dice il capogruppo di Forza Italia, Giulio Marini – ma ci vuole un po’ di tempo». Oltre al già annunciato slittamento della Tosap a novembre, per bar e ristoranti l’intenzione sarebbe quella di procedere con una sorta di manifestazione di interesse, in modo da raccogliere adesioni per allargare la disponibilità di suolo pubblico.


La proposta dei consiglieri che hanno chiesto il consiglio straordinario, proprio sul tema di bar e ristoranti, è stata messa nero su bianco in una mozione: azzerare la Tosap per tutto il 2020 e concedere di allargarsi sul fronte dell’occupazione di suolo pubblico, gratuitamente, fino al 50 per cento di quanto si dispone attualmente. Ma agli atti ce n’è anche un’altra per il settore cultura e turismo. Tema su cui è al lavoro da tempo anche il movimento Viterbo 2020. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero