«Abbiamo toccato economia, cultura e sociale». La maggioranza si presenta compatta al consiglio straordinario per il rilancio post Covid della città. In un...
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Un esempio sono le imposte, su cui le posizioni non sono molto distanti. «Spazi pubblici: sburocratizziamo – dice Micci – subito tavoli e sedie per le attività». Viene aggiunto anche un «contributo all’acquisto dell’arredo urbano: così allarghiamo l’occupazione di suolo pubblico ma diamo anche un incentivo». Poi Tosap gratuita fino al 31 ottobre e chi ha già pagato sarà rimborsato. La Tari? Non va pagata per la minoranza, dall’altra parte prima bisogna vedere i conti. Il costo «è di 450 mila euro, vediamo quanto è l’intervento del governo per poi rifondere alle attività, se non tutto, almeno buona parte per il periodo di lockdown».
Capitolo cultura. «L’opposizione – continua il capogruppo della Lega – propone interventi mirati su alcune categorie, noi abbiamo preferito coinvolgere tutto il settore». Come? «Mettiamo a disposizione una struttura pagata dal Comune con palco, piano sicurezza, service e tutto, che sia fruibile da almeno 2-300 persone con sedie a un metro e la possibilità di avvicinamento in caso di congiunti. Come Lega abbiamo proposto di mettere anche dei maxischermi nelle principali piazze del centro, soprattutto in quelle in cui c’è la somministrazione di alimenti e bevande, in modo che gli spettacoli possano essere fruiti anche da chi cena nei ristoranti».
Ancora: individuati sette parchi da mettere gratuitamente a disposizione di associazioni sportive e palestre per attività all’aperto, inoltre sono previsti stalli per biciclette e monopattini. Per i servizi sociali: un fondo di welfare sociale per coprire le zone d’ombra in cui il governo non è arrivato, un sostegno per chi deve studiare fuorisede, per gli anziani e le famiglie con figli disabili. Infine, fondi per centri estivi e Grest.
I soldi ci sono? «Viste le minori entrate di 5-6 milioni di euro – spiega Micci - dai residui abbiamo recuperato buona parte della cifra. Poi ci sono gli interventi del governo e della Regione, il resto arriva da manifestazioni culturali che non si sono svolte, o dalla festa di Santa Rosa, che mi dispiace ma non è possibile fare: l’anno scorso era costata 180 mila euro. Poi c’è il fondo da 500 mila euro che avevamo già individuato». La maggioranza si è riservata comunque di definire quanto andrà a ogni intervento in sede di bilancio. «Spero che nella discussione in consiglio – conclude - si arrivi a una convergenza e si esca con un documento unico votato all’unanimità: sarebbe un segnale importante per i cittadini». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero