Viterbo, arriva il "controllo di vicinato": «I cittadini segnaleranno pericoli o degrado»

Sono due le attività previste per i cittadini: osservazione e segnalazione. «Si tratta - ha affermato la sindaca – di un momento importante. Oggi raccogliamo la domanda di sicurezza che arriva dai cittadini, che grazie al protocollo possono collaborare e assumersi parte della responsabilità»

Viterbo, arriva il "controllo di vicinato": «I cittadini segnaleranno pericoli o degrado»
La sicurezza passa anche dalla collaborazione con i cittadini. Parola del prefetto Antonio Cananà che ieri mattina ha stipulato, con la sindaca di Viterbo Chiara Frontini,...

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La sicurezza passa anche dalla collaborazione con i cittadini. Parola del prefetto Antonio Cananà che ieri mattina ha stipulato, con la sindaca di Viterbo Chiara Frontini, il protocollo d’intesa sul controllo di vicinato. All’iniziativa hanno partecipato anche il questore Fausto Vinci e i comandanti provinciali dei carabinieri e della guardia di finanza.

«Il controllo di vicinato - ha spiegato il prefetto Cananà - vuole essere un ulteriore strumento di prevenzione dei fenomeni di criminalità predatoria e diffusa, che maggiormente alimentano la percezione di insicurezza della comunità. Se il meccanismo del controllo di vicinato funzionerà, agli occhi degli operatori di polizia e agli occhi virtuali dei sistemi di videosorveglianza, si aggiungeranno, nel controllo del territorio, gli occhi dei cittadini».

Come funziona

Il protocollo nasce per dare ai cittadini uno strumento per segnalare situazioni di pericolo o degrado. Sono due le attività previste per i cittadini: osservazione e segnalazione. «Si tratta - ha affermato la sindaca – di un momento importante. Oggi raccogliamo la domanda di sicurezza che arriva dai cittadini, che grazie al protocollo possono collaborare e assumersi parte della responsabilità».

Diverse le zone interessate dal progetto e la maggior parte sono quelle dove negli anni si sono concentrati i problemi maggiori: da viale Trento al Sacrario, passando per via Cesare Dobici, piazza dei Caduti e via Emilio Bianchi per arrivare all’intero quartiere di San Faustino, inteso come area compresa tra piazza Martiri d’Ungheria, Piazza della Rocca, via Marconi, via del Pilastro, via dell’Orologio Vecchio e vie limitrofe.

A San Faustino esiste già un comitato che si occupa di segnalare situazioni di pericolo o degrado. «Con loro - ha affermato la sindaca - continueremo a collaborare». Nel progetto rientra anche la frazione di Bagnaia, dove piazza Don Egisto Fatiganti, Valle Pierina e le scalette di accesso a piazza XX Settembre saranno tenute sotto controllo. Grazie al protocollo d’intesa, in ciascuna delle zone sarà possibile costituire un gruppo di vicinato, cioè un gruppo di cittadini che, attraverso un coordinatore individuato dall’amministrazione comunale, potrà interloquire con le forze di polizia, attraverso modalità dedicate e fornire loro ogni informazione ritenuta utile riguardo a fatti e circostanze anomali che accadono nella zona di residenza.

«Tengo a sottolineare – ha detto ancora il prefetto – che in nessun caso le attività di osservazione e segnalazione proprie del controllo di vicinato potranno tradursi in pattugliamenti, ronde, indagini, schedature o attività simili. L’auspicio è che anche altri comuni della provincia vogliano applicare al loro territorio questo importante progetto di sicurezza partecipata».

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Il Messaggero