Coprifuoco, controlli dei vigili. Il comandante: «Qualche negazionista c'è, ma i viterbesi si comportano bene»

Coprifuoco, controlli dei vigili. Il comandante: «Qualche negazionista c'è, ma i viterbesi si comportano bene»
Complottisti e negazionisti anche davanti alle forze dell’ordine. Sono ascrivibili a queste due categorie le reazioni di alcuni viterbesi di fronte alla polizia locale. E...

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Complottisti e negazionisti anche davanti alle forze dell’ordine. Sono ascrivibili a queste due categorie le reazioni di alcuni viterbesi di fronte alla polizia locale. E dopo un periodo di moral suasion adesso cominceranno a partire le sanzioni. Anche se finora, nel complesso, secondo il comandante Mauro Vinciotti «la maggior parte della gente è attenta a rispettare le restrizioni».

Da fine ottobre, dalle18 alle 24 è in vigore l’ordinanza del sindaco Giovanni Arena, che impone una sorta di coprifuoco nelle aree maggiormente a rischio assembramento: largo Marconi, piazza della Repubblica, piazza Unità d'Italia, piazza dei Caduti, piazza Martiri d'Ungheria, parco di Valle Faul, parte di via Valle Piatta e via San Clemente. «Stiamo facendo dei controlli interforze – dice Vinciotti – anche se essendo in zona gialla non è un vero e proprio coprifuoco, ma più che altro la chiusura di alcuni tipi di attività».

Attenzione alle sanzioni: si rischia di rimetterci almeno 400 euro. «Facciamo controlli sia sulle persone, sia sulle attività commerciali. Abbiamo però riscontrato una certa attenzione da parte dei cittadini a osservare le regole, almeno quelle più basilari. Ci sono state comunque delle eccezioni e contro qualcuno siamo stati costretti a procedere». Viterbesi quindi tutto sommato sono ligi. «Nella maggior parte dei casi – continua il comandante – sono attenti: le mascherine vengono indossate, le persone stanno ben distanziate. Le presenze soprattutto al centro si sono veramente rarefatte. Ora inizieremo a fare controlli anche nei parchi pubblici».

Per il momento la sensazione è di una generale attenzione e rispetto. Attenzione però: «Dopo i primi giorni di dissuasione più morale che materiale, salvo casi rari, adesso inizieremo a fare le sanzioni». Il trasgressore tipo ha un’età non elevata: si tratta soprattutto di ragazzi. Ma non solo. Perché si trasgredisce? «Se la gente non ottempera è perché la ritiene una scocciatura, se non una montatura, o perché la mascherina dà fastidio. Qualcuno pensa che non serva a niente, c’è anche qualche complottista. Giustificazioni strane c’erano più a marzo e aprile: adesso se non si seguono le regole – conclude Vinciotti - è perché non si vuole farlo».

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Il Messaggero