La maggioranza balla ancora, seduta deserta sui debiti fuori bilancio. FdI: «La delibera va ritirata»

La maggioranza balla ancora, seduta deserta sui debiti fuori bilancio. FdI: «La delibera va ritirata»
Un’amministrazione senza pace. Dopo la crisi – ammesso che sia finita, perché Forza Italia è ancora al governo in Provincia col Pd – ieri il...

Continua a leggere con la nostra Promo Flash:

X
Scade il 29/05
ANNUALE
11,99 €
79,99€
Per 1 anno
SCEGLI
MENSILE
1,00 €
6,99€
Per 6 mesi
SCEGLI
2 ANNI
29 €
159,98€
Per 2 anno
SCEGLI

VANTAGGI INCLUSI

  • Tutti gli articoli del sito, anche da app
  • Approfondimenti e newsletter esclusive
  • I podcast delle nostre firme

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Un’amministrazione senza pace. Dopo la crisi – ammesso che sia finita, perché Forza Italia è ancora al governo in Provincia col Pd – ieri il consiglio è saltato di nuovo. Il casus belli stavolta è la delibera sui debiti fuori bilancio: una serie di somme da saldare a cittadini che hanno vinto cause contro il Comune. Hanno dato forfait Fondazione, Fratelli d’Italia e Forza Italia, eccetto il sindaco Giovanni Arena e la consigliera Isabella Lotti. 

Se prima a mandare in frantumi i nervi tra gli alleati i motivi erano politici, adesso sono tecnici. «Glielo avevamo detto che così non andava bene»: il capogruppo dei meloniani, Luigi Maria Buzzi, dà questa chiave di lettura. Ma andiamo con ordine: al primo appello il numero legale ieri è stato tenuto per errore dalla dem Lina Delle Monache. Mossa che però ha consentito all’assessore Alessandro Alessandrini di illustrare la delibera, da circa 19 mila euro. Ma al momento del voto c’erano – e hanno votato sì – solo in otto: oltre al sindaco e a Lotti i leghisti Paola Bugiotti, Andrea Micci, Stefano Evangelista, Stefano Caporossi, Valter Rinaldo Merli e Carlo Marcoaldi. Troppo pochi per il numero legale, che mancherà anche 20 minuti dopo. Quindi seduta deserta.

Il problema? «Il discorso tecnico – dice Buzzi - non si è risolto. Non era il caso di fare un’unica delibera, servono tante quanti sono i debiti fuori bilancio». Questo perché ognuno è un caso a sé e per evitare conflitti di interesse che non consentirebbero di uscire dall’aula solo su un singolo debito, piuttosto che sull’intera delibera. «E poi – continua Buzzi – in certi casi non si è arrivati all’ultimo grado di giudizio, quindi era il caso di istituire un fondo. Sono dubbi che abbiamo fatto presenti sempre: la cosa più corretta sarebbe ritirare la delibera e ripresentarne di nuove, discutendole singolarmente».

Perché non si è fatto finora? «Non va chiesto a me. Mi chiedo però perché non c’era Forza Italia: non me lo aspettavo». Il capogruppo Giulio Marini si giustifica: «Stavo facendo una visita medica». Gli altri non si sa. Tornando alla delibera, all’assessore Alessandrini «abbiamo spiegato – commenta Buzzi - che il problema era tecnico. Perché è stato ripresentato l’atto così? La domanda la faccio io». Dunque c’è ancora crisi? «Non è stato un agguato al sindaco, il resto è tutto digerito e passato. Ci sono solo dubbi che ritornano perché nessuno ci ha messo mano».

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero