Tosap per bar e ristoranti, servono 200 mila euro. Scolamiero: «Ci proviamo, il bilancio è in arrivo»

Tosap per bar e ristoranti, servono 200 mila euro. Scolamiero: «Ci proviamo, il bilancio è in arrivo»
«Tutto quello che potremo fare, lo faremo». Il 31 marzo scadrà la proroga per l’esenzione dal pagamento della Tosap. E se palazzo dei Priori non...

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«Tutto quello che potremo fare, lo faremo». Il 31 marzo scadrà la proroga per l’esenzione dal pagamento della Tosap. E se palazzo dei Priori non metterà mano al portafogli, per ristoranti, bar e ambulanti saranno tempi ancora più duri: addio tavoli all’aperto. Ma il 31 marzo è anche il termine entro il quale il commissario Antonella Scolamiero spera di approvare il bilancio, per cui non chiude la porta, anche se la somma necessaria non è indifferente.

Finora i ristori del governo verso i Comuni hanno consentito l’esenzione dal pagamento agli operatori del settore. Ma senza, diventa tutto più difficile. Conti alla mano, ecco pesa la Tosap nelle casse di palazzo dei Priori. «La cifra che entra – dice Scolamiero - supera gli 800 mila euro l’anno. Non è facile dunque coprirla. Stiamo comunque lavorando sul bilancio, che speriamo di riuscire ad approvare entro il 31 marzo». Che è poi la stessa della scadenza della proroga dell’esenzione per bar e ristoranti. «Ora capisco perché a volte gli amministratori non riescono a fare tutto, non è facile».

Scolamiero ieri era ancora a Roma per il Pnrr. «Stanno uscendo molti soldi – spiega - oggi hanno approvato un progetto su Prato Giardino, pochi giorni fa altri due. Ne abbiamo oltre 40 progetti». Ma tornando a bomba sul tema, ecco cosa si può fare. «Stiamo vedendo, si parla di molti soldi. Capisco i ristoratori: hanno avuto la possibilità sacrosanta di non pagare la Tosap per mesi, ora sono tantissimi i tavoli fuori nel centro storico. La gente al sole spende e va bene così. Valuteremo quindi la situazione, faremo ciò che si potrà fare».

L’ex capogruppo di Forza Italia, Giulio Marini, sostiene che la proroga è possibile proprio perché a redigere il bilancio è il commissario. «Ciò che dice è giustissimo, ma non è così semplice». L’ex consigliere e oggi segretario di Azione, Giacomo Barelli, ha proposto di coprire i tre mesi successivi alla scadenza, in modo che poi la palla passerà al futuro sindaco. Si tratterebbe dunque di racimolare 200 mila euro. «Sarei più propensa verso questa possibile soluzione, nel caso in cui riuscissimo a trovare la somma necessaria. Ma tutto quello che si potrà fare lo faremo. I ristoratori se lo meritano – conclude il commissario prefettizio - come meriterebbero tutti in questo periodo difficile».

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Il Messaggero