Seduta di consiglio in Procura: i progetti per la cura del verde "frenati" in Comune. L'elenco e i sospetti

La sede del consiglio comunale
Una serie di progetti per la cura e lo sviluppo del verde urbano, pronti a partire ma insabbiati negli uffici comunali. Per incapacità amministrativa, e già sarebbe...

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Una serie di progetti per la cura e lo sviluppo del verde urbano, pronti a partire ma insabbiati negli uffici comunali. Per incapacità amministrativa, e già sarebbe grave; o per obbedire a un comitato di affari che influenza palazzo dei Priori.

Sono gli ingredienti del patatrac in consiglio di giovedì scorso, dominato dal caso Contardo e dalla conferma delle parole della consigliera Ombretta Perlorca (consorte dell'ex vicesindaco e assessore Enrico Contardo, entrambi ex Lega). Discussione che ha portato a secretare la stessa seduta, chiusa col voto unanime di spedire quelle ore di dibattito alla Procura viterbese per capire se ci siano risvolti d'indagine.

Caso Contardo, il verbale della seduta di consiglio finisce in Procura

Cosa c'è da non far sapere ai cittadini? In soldoni: Contardo è stato estromesso dalla giunta Arena per incapacità (questione verde pubblico); l'ex vicesindaco ribatte di esser stato licenziato perché ho dato fastidio a qualcuno. Qui si innestano le parole di Perlorca, sempre in consiglio: «Pronta a fare nomi e cognomi». Provando a ragionare sui fatti, cosa è imputabile a Contardo assessore anche al verde? Lui elencherebbe delibere e progetti, a partire dalla sistemazione del parco del Bullicame, finanziato, in attesa del via dalla Soprintendenza da oltre un anno.

Aggiungendo i lavori del parco in via del Colle con area sgambamento per cani (alcune sono già state inaugurate); i nuovi giochi per bambini in 17 parchi urbani (spesa da 80mila euro) e la palestra all'aperto a Pratogiardino; i viali in cemento colorato per i parchi; la sistemazione del parco in via Tullio Cima; quella con asfalto speciale della strada tra parco Bullicame e orto botanico.

Ma sono soprattutto alcuni progetti approvati e finanziati, fermi negli uffici comunali, ad alimentare sospetti. Con fondi per 220mila euro sempre a Pratogiardino; di 200mila per la sorgente termale delle Zitelle, con condotta per le ex Inps; 200mila per le ciclostazioni con le e-bike. E soprattutto l'appalto per la manutenzione biennale delle aree verdi cittadine da 1.600.000 euro, bloccato come tutti sanno. Sotto la direzione di Contardo il bando è stato redatto, pubblicato e rimasto senza risposte dalle ditte (perché chiuso alle imprese di Viterbo già utilizzate dal Comune negli ultimi anni). Perché, vista la disastrosa situazione del verde, almeno qualcuno di questi lavori non vede la luce?

Se mai la Procura si occuperà della faccenda (i precedenti sono irrilevanti) procederà partendo dal perché questi progetti non sono stati avviati. Situazione di cui l'ex vicesindaco si sarebbe lamentato: poco e male ascoltato in giunta, Contardo avrebbe fatto sponda col sindaco più volte. Ricevendo poi il benservito quando il suo (ex) partito ha deciso di scaricarlo, capro espiatorio di tutte le indecisioni-manchevolezze della Lega viterbese. Agganciandoci la storia delle intercettazioni dell'antimafia, che - come Contardo ha ripetuto - tutti sapevano da un anno e mezzo.
 

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Il Messaggero