Ex Caserma Palmanova verso la ristrutturazione: avviso Unitus per il primo stralcio da 2,5 milioni

Le ex casermette prima della demolizion
Ristrutturazione edilizia dell’ex Caserma Palmanova, adesso l’Università della Tuscia spinge sull'acceleratore. Pubblicato sull’albo pretorio...

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Ristrutturazione edilizia dell’ex Caserma Palmanova, adesso l’Università della Tuscia spinge sull'acceleratore. Pubblicato sull’albo pretorio dell’ateneo “l’avviso per l’acquisizione delle manifestazioni di interesse per la partecipazione alla gara per l’affidamento dei lavori”. L’invito è rivolto ad “almeno dieci operatori economici, individuati sulla base di un’indagine di mercato da aggiudicarsi con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa”. L’importo presunto dei lavori è di 2,5 milioni più Iva, mentre i termini per rispondere sono le ore 10 del 21 novembre.

Nel concreto, chi si aggiudicherà il cantiere dovrà assicurare “tutti i lavori e le forniture necessari per il completamento del primo stralcio della ristrutturazione, attualmente ferma alle opere di fondazione”. Nell’avviso è anche specificato quale sarà il risultato degli interventi previsti: la tranche iniziale di lavori “ripropone nelle facciate esterne la ricostruzione di un fabbricato realizzato alla fine degli anni Trenta dello scorso secolo ed edificato con interessanti profili architettonici riconducibili ad una architettura di tipo archeologico industriale”. 

Verrà rispettata la sagoma originaria, salvo “alcune lievi modifiche necessarie per rendere l’edificio adeguato alle esigenze tecniche e funzionali di edificio universitario”. Ulteriori i dettagli: “Il corpo di fabbrica sarà articolato su due piani della superficie complessiva lorda di 1.796,5 metri quadrati e corredato da una pertinenza esterna di circa 1.800 metri quadrati”. Al piano terra verranno realizzate due aule da 230 posti e spazi di aggregazione per gli studenti con relativi servizi, mentre al primo piano sorgeranno uffici e sale riunioni.

Il progetto di recupero del sito mira a restituire alla città uno spazio in disuso da tempo. Grazie a un investimento di circa 6 milioni di euro, equamente diviso tra Miur, ministero dell’Università e della ricerca, e la stessa Unitus, al posto delle vecchie casermette militari prenderà vita un edificio disposto su due piani che manterrà inalterate la volumetria e la sagoma esistenti, così come previsto nelle autorizzazioni ottenute dalla Soprintendenza e dal Comune di Viterbo.

Ad aprile dello scorso anno erano terminati i lavori di demolizioni. Adesso, espletate le procedure per la manifestazione di interesse, mattone su mattone verrà su un’altra costola dell’ossatura di spazi in cui, all’interno del polo di Santa Maria in Gradi, si svolgono le attività dell’ateneo, sempre più punto di riferimento culturale non solo per la Tuscia.

 

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Il Messaggero