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E’ stato intitolato ieri a Carlo Maria Cardoni lo spazio verde che si trova all’Ellera, in via Doria Riparia. Su iniziativa dell’ex sindaco Giulio Marini e dell’amico e collega Ronaldo Ferrari, l’intitolazione ha reso omaggio all’imprenditore viterbese morto prematuramente a 52 anni, nel giugno del 2008, per una grave malattia. Alla cerimonia, oltre ai numerosi amici, presenti la moglie Maria e i figli Filippo e Isabella (assente Giovanni per impegni di lavoro), e il sindaco Giovanni Arena.
Cardoni è stato tra i più noti imprenditori viterbesi, impegnato nei settori pubbliche relazioni, comunicazione e organizzazione di eventi culturali e sportivi. Il suo nome è stato a lungo affiancato all’attività calcistica cittadina: prima nel settore giovanile con l’amico Giancarlo Camilli (insieme promossero il torneo internazionale Grossi-Morera); poi con la Viterbese calcio.
Proprio Cardoni fu il regista dello sbarco al timone della società di Luciano Gaucci, nel 1998. Ma soprattutto fu Cardoni a lavorare giorno e notte per evitare che la società fallisse, dopo l’addio a Viterbo dell’ex presidente del Perugia. Tentativo che gli riuscì. Cardoni, molto sensibile agli aspetti culturali della città, mise anche la firma – con la società Panza Cz - su diverse iniziative che avviarono, a cavallo del Duemila, il capoluogo a mostrarsi come meta turistica per le sue ricchezze.
Come per il Museo della Cristianità per il Giubileo del 2000 – oggi Colle del duomo – o per il convegno antesignano sul potenziale della Via Francigena. Fino alle icone russe in mostra nella sala del Conclave, a palazzo dei Papi.
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Il Messaggero