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«Magari facessero così in tutte le città». Oppure: «Grazie, vi devo qualcosa?». Sono alcune delle reazioni di turisti e viterbesi davanti a quelle persone in divisa della protezione civile, che sotto lo scoppio del sole a 40 gradi gli hanno passato una bottiglietta fresca d’acqua. Perché nella città dei Papi, a fronte a un Lucifero che ti incolla un bollino rosso, spunta sempre qualche angelo.
In queste giornate di caldo record, sono loro il presidio del territorio: Paolo Riccitelli e Roberto Tisbi sono i responsabili rispettivamente del gruppo comunale di protezione civile e di quello Viterbo Tuscia. Affrontano il sole e portano un po’ di refrigerio a chi visita la città. «Il nostro gruppo è di 20 persone – dice Riccitalli – e lavoriamo a oltranza: usciamo tre o quattro al giorno. Ieri eravamo in piazza del Plebiscito con il gazebo e i frigoriferi». Sono passati da lì anche il sindaco Giovanni Arena e il consigliere delegato alla protezione civile, Antonio Scardozzi.
Ecco invece l’altra metà in campo: «Noi – spiega Tisbi - abbiamo una squadra la mattina e una il pomeriggio, presidiamo alcune piazze, ci spostiamo da una zona all’altra, copriamo anche i parchi. Passiamo e vediamo dove c’è più affollamento: piazza Fontana grande con l’anagrafe, piazza del Plebiscito, piazza San Lorenzo, il Sacrario. Abbiamo fatto anche le pensiline dei pullman, al centro vaccinazioni alla Mazzetta: Le bottigliette d’acqua le teniamo in una ghiacciaia che portiamo dietro con noi».
Le reazioni della gente? C’è un unico comune denominatore: la riconoscenza. «La gente è entusiasta di questa iniziativa – continua Riccitelli - sono molti i turisti che si avvicinano. Ringraziano, perché fa molto piacere ricevere quella bottiglietta di acqua fresca. Noi ci diamo il cambio ogni tre o quattro ore, complessivamente siamo fuori dalle 9 alle 18,30 circa». Gli si è presentato anche un gruppo di ciclisti: «Erano dei pellegrini, venivano da Milano». Stesso responso per Tisbi. «Ci fanno i complimenti, qualcuno ha detto magari facessero così tutte le città. C’è anche chi ha chiesto se ci doveva dare qualcosa, ma tutti secondo tutti è una bella iniziativa».
I turisti arrivano un po’ da ogni parte d’Italia: Tuscia Viterbo e gruppo comunale andranno avanti almeno fino a domenica. Ma come è nata l’iniziativa? «Eravamo stati allertati dalla polizia locale per le ondate di calore e lo abbiamo proposto al comandante Mauro Vinciotti. Non essendoci fortunatamente incendi – conclude Tisbi - siamo operativi qui».
Il Messaggero