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Forni, caffetterie, alimentari, rosticcerie: a Viterbo vigilia di Ferragosto con l’incognita della serrata. Le associazioni del commercio e dei pubblici esercizi non hanno ricevuto ancora notizie dal Comune sulla ricognizione delle attività che rimarranno aperte durante le feste. Era un servizio partito sotto la passata amministrazione con l'assessore Alessia Mancini, subito molto apprezzato dai viterbesi e dai turisti. Il Comune pubblicava un elenco e tutti sapevano in anticipo come regolarsi. Ricognizione a parte, sembra che quest’anno in città molte saracinesche resteranno alzate.
“Ci dissero che la ricognizione per Ferragosto sarebbe stata fatta, ma non abbiamo saputo più niente”, risponde da Confesercenti il presidente Vincenzo Peparello.
Anche l’anno scorso ci furono problemi, ma la nuova giunta si era appena insediata. Alla fine venne stilata una lista parziale che interessava solo il centro storico. L’elenco si poteva consultare presso l’ufficio turistico o al comando della polizia locale. Prima, invece, la ricognizione si svolgeva con molte settimane di anticipo, riguardava tutti i quartieri ed era annunciata con un ampio battage sui mezzi di stampa e tramite i canali social del Comune.
Cosa prevede invece l’osservatorio della associazioni?
Secondo Piazzola “nel centro storico non ci saranno chiusure selvagge. I bar di solito prendono al massimo cinque giorni di ferie, diversificando i periodi. Alcuni si fermeranno solo per tre giorni. Ma mi sembra giusto che tutti riposino un po’. Altri hanno anticipato le ferie a luglio e preferiscono stare aperti tutto il mese di agosto. La gente ha bisogno di lavorare, ci sono le tasse da pagare e la rottamazione che scade a ottobre. L’esigenza di fare incassi si sente, e il momento giusto è adesso, d’estate, quando in città si vede un po’ più di movimento turistico”.
“Viterbo ad agosto non sarà chiusa per ferie – sostiene anche Peparello –. In generale da alcuni anni registriamo la tendenza da parte di un numero sempre maggiore di pubblici esercizi a tenere aperto. Un tempo d’estate le città erano deserte, ma allora l’economia durante l’anno girava bene”. Su Ferragosto invece Peparello non garantisce: “E’ comprensibile che quel giorno ci sia chi decide di passare un giorno in famiglia o di andare al mare. O di stare aperto solo mezza giornata”.
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