OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
La malattia cronica più diffusa? È l’ipertensione. La causa principale di morte? Le malattie cardiocircolatorie. L’indice di vecchiaia? Più alto della media nazionale e regionale. Le caratteristiche socio-economiche? Minor livello di istruzione e redditi più bassi. Luci e ombre di chi vive nella Tuscia: a scattare la fotografia della popolazione è la Asl di Viterbo nell’ambito del nuovo Piano aziendale della prevenzione.
Il cosiddetto Pap è lo strumento di attuazione e gestione a livello aziendale delle attività di prevenzione e promozione della salute definite dal Piano regionale della prevenzione (Prp 2021- 2025). Lo scopo è implementare sul territorio, interventi di promozione della salute e prevenzione intersettoriali, integrati e coordinati da un unico, ben identificabile, centro di riferimento aziendale. “Tra le finalità – si legge nel provvedimento con cui viene approvato - c’è quella di contribuire a garantire uno sviluppo sostenibile per il sistema sanitario regionale, infatti il risparmio derivante da investimenti in programmi di prevenzione primaria, deriva non solo dalla riduzione della morbosità ma anche da: riduzione dei decessi; decremento degli anni di vita vissuti in disabilità; minore perdita di produttività e di capitale sociale e aumento della qualità della vita”.
Con la stesura del Pap la Asl fa quindi la radiografia dei viterbesi.
Ebbene, mentre il Lazio è al di sotto della media nazionale, la provincia di Viterbo ha una percentuale molto più alta di anziani, superata solo dalla provincia di Rieti. La soglia viene sfondata in tutti i distretti ma in particolar modo in quello A (quello che fa capo a Montefiascone), il più vasto come superficie e il meno abitato con una grossa concentrazione di anziani e carenti infrastrutture (in particola modo i trasporti) tanto da rientrare nelle zone disagiate per il versante dell’Alta Tuscia. La densità abitativa è comunque molto più bassa della media regionale, con una maggior concentrazione sulla città di Viterbo (distretto B). Il distretto C è il più popoloso, mentre i residenti stranieri sono distribuiti più o meno uniformemente.
Le cause più frequenti di ricovero per i viterbesi sono le malattie del sistema circolatorio, quelle dell’apparato respiratorio e dell’apparato digerente, tutti e tre i grandi gruppi di cause sono più frequenti tra gli uomini. I tumori maligni rappresentano la seconda più frequente causa di decesso, la prima è rappresentata dalle malattie cardiocircolatorie. La malattia cronica con la più elevata prevalenza è l’ipertensione, che rappresenta a sua volta un fattore di rischio per altre cronicità ed è in costante aumento. Lo stato di fragilità della popolazione nel Viterbese riguarda il 15,8 % degli abitanti. Di questi soggetti fragili, considerando solo la popolazione over 65, il 57% è suscettibile alle ondate di calore.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero