Arresti e controlli nel quartiere del degrado, i carabinieri: «A San Faustino sempre presenti»

Il comandante Andrea Antonazzo
Multe, arresti e tanti controlli. Negli ultimi 4 mesi la movida del quartiere San Faustino è stata duramente colpita. Due bar della zona, prevalentemente frequentati da...

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Multe, arresti e tanti controlli. Negli ultimi 4 mesi la movida del quartiere San Faustino è stata duramente colpita. Due bar della zona, prevalentemente frequentati da stranieri, sono stati chiusi. Molti empori etnici controllati e soprattutto sono stati arrestati diversi piccoli spacciatori della zona.

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«Su San Faustino - afferma il comandante provinciale del carabinieri Andrea Antonazzo - sono state fatte tante, anzi tantissime, attività. Lo dimostrano i numeri degli arresti e anche i locali chiusi e quelli a cui è stata revocata la licenza». Ultimo bar finito nella maglia dei carabinieri è quello di via Cairoli. Il locale, posizionato tra la via e piazza San Faustino, era già sotto l’attenzione delle forze dell’ordine.

Alcuni mesi fa i carabinieri del nucleo operativo avevano fatto irruzione trovando non solo violate la maggior parte delle norme anticovid ma anche episodi di spaccio. Poco tempo dopo le sanzioni e la chiusura per 5 giorni la storia è tornata a ripetersi e il bar è stato chiuso definitivamente. «Sul quartiere - dice ancora il comandante - facciamo controlli straordinari e ordinari con cadenza quotidiana. Da alcuni giorni abbiamo iniziato a fare anche attività in borghese. E una volta a settimana con l’ausilio dell’unità cinofila. Noi siamo presenti due giorni a settimana, perché come stabilito ci alterniamo con le altre forze di polizia».

La rinnovata attenzione sulla zona «ha portato sicuramente a una diminuzione del fenomeno dello spaccio in quel quadrante, che non significa che sia sparito. Piuttosto - aggiunge Antonazzo - che si sia spostato in un’altra zona. Il problema è che non possiamo pensare di concentrare tutte le forze a San Faustino col rischio di far esplodere altre aree».

«La realtà è che ciclicamente - dice il comandante provinciale dell’Arma - si affacciano questi problemi. Con cadenza quasi regolare. La soluzione per le forze dell’ordine, resta il controllo, con le attività di contrasto che elaboriamo in maniera congiunta e coordinata. Ma ripeto, nell’ultimo periodo i reati nel quartiere sono diminuiti, anche se restano evidenti e di impatto sociale». Impatto sociale che scuote principalmente i residenti che continuano a chiedere interventi per rendere San Faustino un quartiere più vivibile e non più ostaggio di piccoli gruppi di spacciatori. Che almeno una volta al mese scatenato il putiferio tra i vicoli.

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Il Messaggero