Viterbo, arrestato per concussione un dipendente Asl: prendeva mazzette per sveltire le domande di invalidità di un malato oncologico

Viterbo, arrestato per concussione un dipendente Asl: prendeva mazzette per sveltire le domande di invalidità di un malato oncologico
Arrestato per concussione un dipendente della Asl. I finanzieri della compagnia di Viterbo hanno pizzicato in flagranza di reato un impiegato dell'ufficio di medicina legale -...

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Arrestato per concussione un dipendente della Asl. I finanzieri della compagnia di Viterbo hanno pizzicato in flagranza di reato un impiegato dell'ufficio di medicina legale - commissione invalidi civili, di una sede distaccata della Tuscia - mentre intascava una busta contenente la somma di 1.000 euro. Il denaro rappresentava la seconda tranche di complessivi 2.000 euro che il dipendente aveva preteso e ottenuto affinché una domanda per l’ottenimento di invalidità civile a causa di una grave malattia andasse a buon fine.


L’indagine, diretta dalla Procura di Viterbo, ha avuto inizio alcuni mesi fa, a seguito di una denuncia sporta da un cittadino viterbese che, dopo aver presentato alla Asl una richiesta di ottenimento di invalidità per il proprio genitore, affetto da una grave malattia oncologica, era stato avvicinato dal funzionario che richiedeva, per il buon esito della domanda, l’illecita somma di 2.000 euro.

Dopo aver ottenuto metà dell’importo richiesto, al momento dell’istruzione della pratica, l'uomo era in attesa del saldo della somma quando la Guardia di Finanza è intervenuta per arrestarlo. Le Fiamme Gialle hanno infatti predisposto un servizio di pedinamento ed appostamento che ha fatto scattare, al momento della consegna della “seconda rata” di 1000 euro, l’arresto del funzionario.

Sono tuttora in corso le attività investigative volte per la completa ricostruzione delle metodologie operative illecite dell’arrestato, l’identificazione di altri possibili responsabili nonché l’individuazione e l’approfondito esame di tutti i fascicoli riguardanti domande simili, dallo stesso “istruite”, al fine di verificare l’esistenza di ulteriori vittime. Il dipendente della Asl, dopo essere stato interrogato dal pm titolare dell’indagine della Procura di Viterbo, è stato posto agli arresti domiciliari.

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Il Messaggero