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Saranno salvi i sei lavoratori attualmente impiegati a supporto dell’ufficio Tributi del Comune di Viterbo. È il risultato incassato dai sindacati che lunedì hanno incontratoo come rappresentanti dell’ente il dirigente del settore Giancarlo Manetti e Michele Calderone. Il recupero dei crediti pregressi è un servizio esternalizzato da parte di Palazzo dei Priori. Attualmente a espletarlo ci pensa l’azienda Andreani Tributi ma l’appalto è in scadenza imminente (l’ultimo giorno previsto dell’affidamento è infatti il 24 giugno).
Preoccupati per la deadline che potenzialmente rischia di lasciare senza un impiego il personale che da anni si occupa di recuperare le somme non versate dai viterbesi nelle casse comunali, Carlo Proietti (Filcams-Cgil), Paolo Barbieri (Fabi) ed Elvira Fatiganti (UilTucs-Uil) hanno chiesto lumi al Comune per avere garanzie di una continuità occupazionale, chiunque sarà il prossimo gestore del servizio, ma anche di un prosieguo dell’azione amministrativa di incasso che altrimenti rischierebbe di fermarsi nel passaggio di consegne.
Eppure, da parte dell’ente è stata espressa la ferma volontà di dare continuità al servizio. Il nuovo bando è già stato predisposto dagli uffici competenti. La relativa determina dovrà essere approvata a giorni, entro la fine del mesi di maggio. Verrà quindi bandita la gara a livello europeo, nel frattempo ci sarà una proroga alla Andreani Tributi fino al passaggio di consegne con il nuovo aggiudicatario, così come previsto dalla legge sugli appalti pubblici. I tempi? L’obiettivo è chiudere l’iter e arrivare alla aggiudicazione entro la fine dell’anno.
Ebbene, nelle more delle clausole di gara è stata inserita quella che prevede la salvaguardia delle lavoratrici e dei lavoratori attualmente occupati. “Siamo soddisfatti rispetto alle comunicazioni ricevute e comunque vigileremo affinché gli impegni presi vengano rispettati. La sospensione del supporto da parte del personale ora dedicato al recupero – ribadiscono i sindacati - significherebbe fermare il lavoro ordinario dell’ufficio Tributi, la perdita della riscossione tributi evasi del 2017, vista la scadenza quinquennale dei termini previsti dalla legge, e di quelli correnti, nonché la mancata emissione degli avvisi con gravi perdite economiche per l’amministrazione e del servizio verso i cittadini”. I sei lavoratori coinvolti hanno un’esperienza decennale, provenendo da Esattorie spa, la società incaricata della riscossione di alcuni tributi per conto del Comune di Viterbo, fino alla burrascosa rescissione del contratto e conseguenti vicende giudiziarie.
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Il Messaggero