Due parti che cercano un accordo difficile ma non impossibile, con il terzo incomodo che incomodo non sarebbe ma vigila sulla vicenda. Giovedì scorso è andato in scena l'incontro tra i presidenti della Viterbese Marco Romano e quello del Monterosi Luciano Capponi: sul piatto la possibilità per il Monterosi - in attesa domani di poter festeggiare la matematica promozione in serie C - di giocare le proprie sfide casalinghe tra i professioni dentro l'impianto di via della Palazzina.

Durante il vertice tenutosi al Rocchi, sono state inserite le chiave sul cruscotto per accendere la macchina che dovrà guidare l'operazione. Sostanzialmente - lo scoglio più alto da superare in questo momento - riguarda la parte economica sui cui devono convergere Viterbese e Monterosi. Prima di parlare di questo però, bisogna fare un passo indietro: prima del vertice di giovedì sera, nelle stessa mattinata, ad incontrare la Viterbese è stato Giulio Marini, consigliere comunale di maggioranza e uomo delle istituzioni che sta seguendo più da vicino questa partita.

Il discorso di Marini è stato abbastanza chiaro: il manto erboso del Rocchi, in caso di accordo Viterbese-Monterosi, si troverebbe praticamente ad ospitare quattro, sei partite al mese con il conseguente deterioramento del fondo. Il Comune, che da convenzione ha in capo la manutenzione straordinaria, vuole evitare brutte sorprese a fine stagione.

«Come amministrazione vogliamo favorire un accordo - spiega Marini - ma come Comune abbiamo anche il dovere di specificare alcune questioni, in primis quella economica. La rizollatura del terreno di gioco avrebbe un costo compreso tra i settanta e gli ottanta mila euro: siccome questa spesa rientra tra quelle straordinarie ho solo fatto presente che per il Comune, in questo momento, sarebbe impossibile spendere questa cifra visto che lo sport non è soltanto la Viterbese. Reazioni? Con la Viterbese il rapporto è ottimo: hanno capito e speriamo che si possa raggiungere un accordo che soddisfi entrambe le parti».

E su questo ci sono due visioni: quella più ottimistica avanzata dal numero uno del club biancorosso Luciano Capponi che spiega. «L'incontro è andato bene: non tutte le questioni sono state risolte soprattutto quella economica. Il presidente Romano è uomo di calcio e giustamente fa gli interessi del suo club, ma debbo dire che ho trovato un ambiente accogliente e sereno».

Più prudente il percorso sponda gialloblù. «Vogliamo aiutare una società della Provincia come il Monterosi e su questo siamo tutti d'accordo - dice al telefono Romano - ma ci sono diversi punti sui quali bisogna ancora confrontarsi. Il problema più grande resta quello del terreno di gioco: necessità di investimenti importanti e per questo stiamo cercando di trovare le soluzioni tecniche migliori. Accordo vicino? C'è ancora da lavorare».

Prossimo incontro fissato tra lunedì e martedì: si attendono passi avanti decisivi.