Viterbese, i tifosi restano fiduciosi: «Ma serve la svolta già da domenica prossima a Francavilla»

Viterbese, i tifosi restano fiduciosi: «Ma serve la svolta già da domenica prossima a Francavilla»
La speranza di una svolta che arrivi il prima possibile, fiducia nel presidente Marco Romano e nel nuovo direttore sportivo Oscar Magoni, questo il sunto delle impressioni di...

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La speranza di una svolta che arrivi il prima possibile, fiducia nel presidente Marco Romano e nel nuovo direttore sportivo Oscar Magoni, questo il sunto delle impressioni di alcuni tifosi storici sulla situazione della Viterbese in campionato.

«Bisogna essere realisti - dice Fabrizio Camilli - sportivamente parlando la situazione attuale di classifica è drammatica e non possiamo essere felici. Però il presidente è questo e c’è anche da dire che se non ci fosse stato lui non ci sarebbe stato nessun altro. La buona volontà ce l’ha messa di nuovo, ancora una volta però le scelte dei direttori sportivi si sono rivelate sbagliate. Dobbiamo rimboccarci assolutamente le maniche ed iniziare a vincere per tirarci fuori il prima possibile da questa situazione di classifica, perché dobbiamo salvarci senza i playout che al Sud sono sicuramente più difficili. Ricordo quello di Nocera nel 2001 che fu un incubo, ci salvammo per miracolo. Senza essere troppo pessimista, ho fiducia nel nuovo direttore sportivo che è un bergamasco e di solito i bergamaschi sono tignosi. Spero porti almeno tre o quattro elementi di valore a gennaio e spero che quindi cambierà la musica. Però, intanto, nelle prossime due partite prima della sosta dobbiamo racimolare almeno tre o quattro punti».

Grosso modo della stessa opinione anche un altro tifoso storico come Francesco Mecarini. «Abbiamo sofferto molto lo scorso campionato - ricorda - e anche in questa stagione ci troviamo purtroppo nella stessa situazione. Uscire dallo stadio sempre con la delusione di una vittoria mancata è deprimente. Però non dobbiamo mollare, a mio avviso con la rosa di giocatori che abbiamo non meritiamo assolutamente questa classifica. Credo che Marotta, ad esempio, nonostante i suoi 36 anni sia ancora l’attaccante più forte della Serie C. Per noi viterbesi mantenere la categoria sarebbe come vincere la Champions League e quindi dobbiamo continuare a credere nella salvezza. Non do colpe nemmeno al presidente Romano, alla fine nonostante abbia commesso degli errori continua a metterci soldi e passione».

Bruno Vincenti, tifoso della tribuna centrale, spera in una svolta immediata. «Dispiace dirlo - attacca - per il bene che vogliamo alla Viterbese, ma purtroppo se continuiamo di questo passo si retrocede. Serve una svolta immediata già domenica prossima contro la Virtus Francavilla, penso che nelle prossime due partite dovremo fare almeno quattro punti, sperando poi che le cose migliorino poi con il mercato di gennaio. Dobbiamo allontanarci immediatamente da questa posizione di classifica anche perché giocare i playout è sempre una lotteria. Poi non possiamo nemmeno fare affidamento sul fatto di evitare l’ultimo posto, poiché i playout non vengono nemmeno disputati se il distacco tra la penultima e la quintultima è superiore agli 8 punti. E noi, in questo momento, non siamo lontani da questa situazione di classifica».

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Il Messaggero