Lo aveva conosciuto su una chat di incontri e ha accettato di vederlo in un luogo isolato. Ma quell'uomo l'ha costretta, minacciandola, a subire atti sessuali. Poi la...
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In azione gli agenti della 2° sezione della Squadra mobile della Questura di Viterbo, che hanno eseguito una misura cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di un ventottenne residente in un comune della provincia di Viterbo, per il reato di violenza sessuale in danno di una trentenne viterbese. La donna aveva conosciuto l'uomo tramite una chat di incontri ed era nata un'amicizia, che l'aveva indotta dapprima a sentirlo telefonicamente e in seguito ad incontrarlo di persona.
Nel corso dell'incontro, in macchina presso uno spiazzo appartato e poco illuminato di un comune confinante con la provincia di Viterbo, all'osservazione della ragazza che le chiedeva per quale motivo aveva due profili su un noto social network, l'uomo forniva spiegazioni pretestuose e poco convincenti. Poi mutava atteggiamento divenendo sempre più aggressivo, riferendo alla stessa che il sabato successivo avrebbe dovuto raggiungerlo e pernottare presso la sua abitazione.
Al rifiuto della donna l'uomo la minacciava dicendole che se si fosse rifiutata avrebbe potuto ucciderla ed occultare il suo corpo. Subito dopo, con violenza, la costringeva a subire contro la sua volontà atti sessuali. La giovane, vittima della violenza, terrorizzata per quanto accaduto, raggiungeva il pronto soccorso dell'ospedale Belcolle dove intervenivano i poliziotti della Mobile, che raccoglievano la denuncia della ragazza.
Veniva avviata una attività investigativa volta all'identificazione dell'autore del reato, e di riscontro del reato stesso. Le risultanze venivano inoltrate alla magistratura, da cui la misura cautelare nei confronti dell'uomo che veniva immediatamente eseguita. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero