Vasanello, graffitari pentiti si presentano dal sindaco: «Ripuliranno a spese proprie la chiesa e il campanile»

Le scritte sui muri della chiesa di Vasanello
“Si sono presentati in Comune e pagheranno tutti i danni”. Il sindaco Antonio Porri ce l’ha fatta: è riuscito a spingere i ragazzi autori delle scritte...

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“Si sono presentati in Comune e pagheranno tutti i danni”. Il sindaco Antonio Porri ce l’ha fatta: è riuscito a spingere i ragazzi autori delle scritte sui monumenti cittadini a “costituirsi” spontaneamente. Con un doppio risultato: per la prima volta, non saranno i cittadini – tramite il bilancio comunale – a pagare per ripristinare i muri imbrattati; inoltre, il gruppo di writers improvvisati si è pentito e, probabilmente, la prossima volta ci penserà attentamente prima di rifare un simile gesto.


Un passo indietro: i graffiti sono comparsi martedì pomeriggio sulla chiesa di San Salvatore e sul campanile annesso. Si tratta di due monumenti antichissimi, tra i simboli del paese, che il Comune e la curia avevano ristrutturato da poco, spendendo 65mila euro. Porri ci aveva pensato prima di decidere come muoversi e su Facebook ha pubblicato questo post: "Visto che le scritte riportano nomi di ragazzi, si invitano gli autori dell'atto di vandalismo a presentarsi in Comune per concordarne la ripulitura, prima di dover intraprendere azioni consequenziali". Insomma, ha dato la possibilità di risolvere la vicenda senza far scattare la denuncia. “Spero si presentino entro lunedì: se pagheranno loro le spese, non sporgerò denuncia. Altrimenti, andrò dai carabinieri”, aveva detto.

Ma non c’è stato bisogno: nel pomeriggio alcuni ragazzi tra i 13 e i 14 anni, letto il post, sono andati in Comuni per parlare col sindaco. “Si sono pentiti e lo hanno dimostrato scusandosi in continuazione. È evidente – commenta Porri – che si è trattato di una ragazzata: non si sono resi conti di quello che stavano facendo”. Ora, però, si sono impegnati a chiamare una ditta specializzata per ripulire chiese e campanile. “Ma una cosa ci tengo a sottolinearla: non erano di Vasanello”, conclude il sindaco. Venivano da un paese vicino. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero