"Urogyn day". All'Unitus convegno su dolore pelvico cronico e disfunzioni del pavimento pelvico

"Urogyn day". All'Unitus convegno su dolore pelvico cronico e disfunzioni del pavimento pelvico
Dolore pelvico cronico e disfunzioni del pavimento pelvico, sabato 21 ottobre l’aula magna dell’Università degli Studi della Tuscia (via Santa Maria in Gradi)...

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Dolore pelvico cronico e disfunzioni del pavimento pelvico, sabato 21 ottobre l’aula magna dell’Università degli Studi della Tuscia (via Santa Maria in Gradi) ospiterà una giornata di studi promossa dalla società italiana di Uroginecologia (AIUG). 

Urogyn Day, questo il nome del convegno rivolto a tutti i professionisti della fisiopatologia del pavimento pelvico che vogliono approfondire i diversi temi della uro-ginecologia, sarà momento di incontro e confronto sui temi dell’incontinenza urinaria femminile e del prolasso urogenitale, nei suoi aspetti diagnostici, terapeutici, riabilitativi e sui trattamenti ultra specialistici inerenti le tecniche di neuromodulazione sacrale. 

Le problematiche che verranno affrontate, con il sostegno e l’analisi di specialisti ginecologi, urologi, neurochirurghi ed ostetriche provenienti da tutta Italia, sono, nello specifico, legate a disturbi incontinentologici o di prolasso o della vescica cd neurologica ed i possibili trattamenti, al vasto ed importante settore in fase di attivazione della riabilitazione pelvi-perineale che trova le sue attività nella cura delle problematiche urinarie che possono svilupparsi nelle donne che hanno partorito di recente o nella post-menopausa.

Da alcuni anni sia la UOC di Ginecologia, diretta da Giorgio Nicolanti, nell’ambito del Dipartimento della salute della Donna con personale sia medico che ostetrico, che la Urologia diretta da Antonio Rizzotto, e la Neurochirurgia diretta da Riccardo Ricciuti, svolgono attività nel settore in ambito diagnostico (Urodinamico), terapeutico medico e chirurgico con tecniche del tutto attuali di sospensione con protesi (TVT-0), tecniche con uso di Bulking agent fino alle più  recenti di sospensione mini-invasiva laparoscopica dei prolassi urogenitali.

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Il Messaggero