Università della Tuscia: la signora delle comete apre l'anno accademico

Amalia Ercoli Finzi
L'auditorium di Santa Maria in Gradi, giovedì, alle ore 10,30, ospita la cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico 2019-2020 dell'Università degli...

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L'auditorium di Santa Maria in Gradi, giovedì, alle ore 10,30, ospita la cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico 2019-2020 dell'Università degli studi della Tuscia, 41° dalla fondazione.

 
Il programma prevede gli interventi di Vincenzo Eugenio Pandolfi, rappresentante degli studenti e di Monica Fonck, a nome del personale dirigente e tecnico-amministrativo. Il rettore Stefano Ubertini pronuncerà il discorso inaugurale, incentrato sulle attività programmate dall'ateneo per i prossimi mesi, orientate all'aumento del numero di studenti fuori sede, nonché ad attrarre fondi di ricerca, da riversare sullo sviluppo di vari progetti.
 
Seguirà la prolusione, dal titolo "Nello spazio, senza confini", proposta da Amalia Ercoli Finzi, docente onoraria del Politecnico di Milano. «E’ per noi un onore ospitare una delle massime esperte in ingegneria aerospaziale», afferma Ubertini, orgoglioso di aprire il suo primo anno con le insegne di magnifico con una presenza di caratura internazionale.
 
Amalia Ercoli-Finzi, definita la "Signora delle Comete", è infatti tra le maggiori esperte di ingegneria aerospaziale del mondo. I suoi studi e le sue ricerche le sono valse la consulenza scientifica della NASA, dell'ASI e dell'ESA, NASA, dell'ESA e dell’ASI, vale a dire le agenzie spaziali, rispettivamente di Stati Uniti, Unione europea, Italia. "Principal Investigator", responsabile dello strumento SD2 sulla sonda spaziale Rosetta, è stata la prima donna in Italia a laurearsi in ingegneria aeronautica con votazione 100 e lode presso il Politecnico di Milano, dove è stata docente e con il quale continua a collaborare per studi su come fare atterrare un equipaggio umano su Marte e su come realizzare un orto botanico sulla Luna. Curiosità: nel 2018 le è stato dedicato un asteroide: "24890 Amaliafinzi". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero