Università della Tuscia nell'ex caserma dei pompieri: primo ok della Provincia

L'ex caserma dei Vigili del fuoco
Ex caserma dei Vigili del fuoco: è arrivata la fumata bianca dalla Provincia (proprietaria dell’immobile di via Oslavia) per l’utilizzazione e la...

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Ex caserma dei Vigili del fuoco: è arrivata la fumata bianca dalla Provincia (proprietaria dell’immobile di via Oslavia) per l’utilizzazione e la riqualificazione della struttura da parte dell’Università della Tuscia. Il presidente Pietro Nocchi ha firmato il 30 dicembre il decreto n. 340 relativo alla stipula dell’atto di indirizzo orientato alla stipula dell’accordo tra le due istituzioni.

 
L’atto incarica “il settore tecnico e il settore finanziario dell’ente, ognuno per le proprie precipue competenze, di istruire elaborati tecnici ed economici  e l’analisi di fattibilità tecnica, giuridica ed economica della concessione di valorizzazione e dell’accordo tra pubbliche amministrazioni ai sensi della normative vigenti”. Un altro passaggio del dispositivo precisa che tutte le attività procedurali vanno svolte in collaborazione con gli uffici di Unitus e del comune capoluogo, “al fine di attivare e formalizzare una completa sinergia istituzionale”.
 
Il lavoro dei tecnici non parte da zero. L’università ha consegnato a Via Saffi la bozza di convenzione che dovrà regolare la concessione del complesso immobiliare (5.016 metri quadrati per una volumetria complessiva di 13.559 metri cubi), nonché gli elaborati grafici del progetto per la realizzazione del nuovo Polo umanistico che sarà ospitato in via Oslavia. Non solo. In vista della firma della convenzione, il rettore Stefano Ubertini ha fatto sapere a Nocchi che Unitus “ha già messo in bilancio la spesa di circa 300.000 euro l’anno per tre anni per ristrutturare l’immobile che sarà destinato alla didattica, alla città, e ai servizi per gli studenti, diversamente abili compresi”.
 
Il progetto di riqualificazione prevede un investimento, comprensivo di lavori e manutenzione periodica, pari a 2.242.000 euro. Indica l'organizzazione degli ambienti per la didattica, degli uffici, dei laboratori da destinare a startup, all’orientamento, alla comunicazione multimediale e alla formazione per l’alternanza scuola-lavoro. In particolare, nell’edificio a "L", articolato su due piani, potranno essere realizzate nove aule per una capienza complessiva di circa 700 posti.
 

Tra le altre previsioni, un incubatore di idee per accelerare i processi di creazione di impresa,  e per attività di supporto sociale per l’inclusione di soggetti deboli e diversamente abili. Il simbolo storico del comando di via Oslavia, l’edificio-torre per le esercitazioni dei pompieri,  diventerà una struttura di supporto multimediale e di comunicazione. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero