"Una meraviglia inattesa": Ugo, il 32enne siciliano che sta girando l'Italia in bici, stregato da Santa Rosa

Ugo Brischetta
“Sono rimasto meravigliato. Vedere quella enorme struttura venire verso di me mi ha fatto capire quanto possente sia la devozione di questa città verso Santa...

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“Sono rimasto meravigliato. Vedere quella enorme struttura venire verso di me mi ha fatto capire quanto possente sia la devozione di questa città verso Santa Rosa”. Ugo Brischetta ha 32 anni e a Viterbo ci è capitato per caso. Quando il primo luglio, in sella alla sua bici, ha lasciato la sua casa in Piazza Armerina, nel consorzio comunale di Enna, per partire all’avventura in giro per l’Italia non avrebbe mai immaginato di finire nel mezzo di una simile esperienza. “Sono sincero: ho vissuto tante situazioni inattese in questo mio lungo viaggio. Ma un’atmosfera come quella in cui mi sono trovato immerso a Viterbo, mai l’ho trovata prima”, racconta.

La sua è una storia che sembrava destinata a fare tappa esattamente a Viterbo nel giorno più importante per il capoluogo della Tuscia. Ugo era alla prese con una brutta depressione quando la vita gli ha dato un’altra mazzata: “Sono stato licenziato a febbraio. Ero un interior design”. Nella bicicletta ha sempre visto un’alleata, un mezzo amico quando tutto intorno si faceva buio. È allora che ha preso la decisione: “Sono salito in sella e partito”. Finora a macinato 4.500 chilometri. Circa 80 al giorno, in media. Si era fatto una mappa dei posti da visitare in queste settimane. “Ma spesso ho cambiato programma. Ogni visita mi ha fatto conoscere persone, cambiare i piani, scoprire storie”, aggiunge.

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Il 3 settembre nel primo pomeriggio il destino lo ha portato a Viterbo, provenendo da Perugia. “No, non ho scelto la tappa in base al giorno. Ho scoperto della festa – spiega – dopo aver scritto del mio arrivo in un gruppo su Facebook. Solo allora sono venuto a conoscenza del trasporto della Macchina; mai però avrei immaginato una simile esperienza”.

Ugo è stato accolto in casa da un ragazzo che, leggendo del suo arrivo a Viterbo sulle due ruote, gli ha offerto ospitalità in città. Ha firmato poi la cosiddetta “pietra dei pellegrini” a San Pellegrino e infine si è perso nei vicoli del centro di Viterbo per aspettare il passaggio di Gloria. “Tutte quelle persone in attesa, di ogni età. Il clima festoso, l’attesa del passaggio della Macchina. E poi – aggiunge Ugo – vederla passare tra la folla silenziosa dà i brividi”. Ieri il 32enne siciliano è ripartito per Roma. Tante altre tappe e avventure lo attendono sino a i primi di ottobre, quando dovrebbe rientrare a casa. Un bagaglio di vita che racconterà probabilmente in un libro “perché sia – dice – di ispirazione per altri che stanno vivendo il mio stesso malessere”. E nei suoi racconti un posto speciale sarà proprio per Santa Rosa.

 

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Il Messaggero