«Una fermata del Frecciarossa anche a Orte»: la Uil investe i candidati alle elezioni

La stazione di Orte
«Prevedere una fermata del Frecciarossa a Orte per evitare che un territorio con oltre trecentomila abitanti sia completamente escluso dall’alta velocità,...

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«Prevedere una fermata del Frecciarossa a Orte per evitare che un territorio con oltre trecentomila abitanti sia completamente escluso dall’alta velocità, tagliando fuori le province di Viterbo, Rieti, Terni e una parte del territorio perugino». Parte dal sindacato la pressante richiesta ai candidati alle prossime elezioni presenti in questi territori sul tema del pendolarismo.  


I segretari generali territoriali Giancarlo Turchetti della Uil Viterbo, Claudio Bendini della Uil Umbria-Perugia, Alberto Paolucci della Uil Rieti e Gino Venturi della Uil Terni, riprendono un tema già sollevato nelle socrse settimane dai tanti pendolari che da Orte e dintorni si dirigiono a Roma. «Un vasto territorio – proseguono i segretari della Uil – con un bacino di oltre 300.000 abitanti, rimane completamente escluso dall’alta velocità. Ne sono coinvolte due regioni, 4 province e tanti comuni, con ricadute negative sui cittadini ma anche sulle attività industriali ed economiche che troverebbero giovamento in un collegamento veloce con Milano e Torino».  
 
Secondo i quattro segretari generalianche una sola fermata a Orte, tra le 42 corse Frecciarossa che ogni giorno collegano Roma a Milano dalle ore 6 e le 22.40, per dare una significativa risposta a questo ampio territorio. Il costo economico sarebbe irrisorio e anzi avrebbe, data la vastità del territorio interessato, anche una forte valenza commerciale per il Frecciarossa interessato». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero