«Ultras arrestato, uno scambio di persona»

«Ultras arrestato, uno scambio di persona»
«C'è stato un clamoroso scambio di persona»....

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«C'è stato un clamoroso scambio di persona». L'avvocato del tifoso laziale 36enne di Farnese, arrestato subito dopo gli scontri davanti all'Olimpico, non ha dubbi: «Si è solo trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato». A.A. ieri mattina, dopo una notte nel carcere di Regina Coeli, è comparso davanti al collegio dei giudici del Tribunale di Roma per la convalida dell'arresto. Ha spiegato di non essere affatto coinvolto e di non entrarci nella storia dei tafferugli. «Nella confusione - ha detto - siamo finiti vicino ai tafferugli. Volevamo solo andare a vedere la partita». Secondo la Procura, A.A. avrebbe tirato bottigliette e altri oggetti contro le forze dell'ordine poco prima del fischio di inizio della finale di Coppa Italia tra Lazio e Atalanta. Durante l'udienza ha testimoniato anche il commissario capo Francesco Silvestri che non avrebbe avuto dubbi su nessuno dei cinque arrestati. I giudici hanno quindi convalidato l'arresto del 36enne e lo hanno rimesso in libertà con l'obbligo di firma due volte a settimana nella caserma dei carabinieri di Farnese. Il processo per lui inizierà il prossimo 24 maggio. E' accusato di resistenza aggrava e in concorso a pubblico ufficiale. «Quel giorno depositeremo i video che stanno circolando su internet ha spiegato il difensore dove si vede chiaramente che il ragazzo in mezzo ai tafferugli non è il mio assistito». L'arresto è scattato due giorni fa alle 20. Davanti all'Olimpico ultrà della Lazio avrebbero attaccato le forze dell'ordine. Con volti travisati, dopo aver lanciato oggetti contro le forze di polizia, hanno incendiato una macchina della municipale in piazza De Bosis. Il tifoso di Farnese si trovava nella zona con quattro amici. Avevano sciarpe, bandiere, viso scoperto e stavano per entrare. Poi deve essere successo qualcosa. I suoi compagni sono pronti a giurare che lui, tifoso storico della Lazio, con quel tafferuglio degenerato in guerriglia urbana non c'entri niente. A Farnese sono rimasti tutti sgomenti. Il 36enne è conosciutissimo, sempre al centro delle iniziative, dalla nota festa della birra al locale comitato contro la geotermia. Nessuno crede che sia diventato un facinoroso.
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Il Messaggero