Ultimi giorni di shopping natalizio: tanta gente, ma acquisti in frenata

Ultimi giorni di shopping natalizio: tanta gente, ma acquisti in frenata
Il maltempo ha condizionato l'ultima domenica di shopping prenatalizio. Poca gente in centro in mattinata, è andata meglio nel pomeriggio. Presi d'assalto invece i...

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Il maltempo ha condizionato l'ultima domenica di shopping prenatalizio. Poca gente in centro in mattinata, è andata meglio nel pomeriggio. Presi d'assalto invece i centri commerciali, con i parcheggi pieni già poco dopo l'apertura. Traffico più lento in via Garbini e nelle arterie in direzione della Cassia Nord. Regge il mercatino di Natale di piazza del Sacrario.


Per i commercianti, un Natale che sembra seguire il trend nazionale, con una spesa in calo rispetto allo scorso anno. Nel complesso, una situazione difficile con un mercato fermo al palo.


«Il movimento che eravamo abituati a vedere negli anni scorsi è un ricordo dice Alessandra Di Marco, presidente di Rete impresa Viterbo capitale medievale lo shopping natalizio è partito con il freno a mano tirato, i primi segnali sono arrivati sabato scorso, troppo tardi rispetto a quanto immaginavamo».

Al di là della capacità di spesa, erosa negli ultimi anni dalla crisi (secondo un'indagine condotta dall'Ufficio Studi di Confcommercio il crollo in 10 anni è stato del 30%, da 220 a 170 euro a famiglia), a mancare sono le presenze. Presto per tracciare un bilancio, che potrà essere fatto solo alla fine delle festività, ma l'afflusso sembra in calo, con i ristoratori unici a tenere botta.

Problematica già evidenziata nelle settimane scorse dai commercianti di San Pellegrino che, a fronte di incassi al di sotto delle attese, tiravano (e continuano a tirare) in ballo la macchina messa in piedi dal Comune al quale, molti, chiedono spiegazioni sulla scarsa visibilità mediatica, fuori dalle mura cittadine, agli eventi in programma. «Adesso non ci resta che sperare in una coda positiva da qui alla vigilia di Natale continua Di Marco sperando anche che il tempo ci dia una mano».


Poi tutto sarà rimandato ai saldi delle prime settimane di gennaio, le previsioni per i quali non sono delle migliori. Per le associazioni di categoria, infatti, gli sconti di fine stagione rischiano di essere solo un placebo. Colpa della concorrenza dei colossi on line che obbliga i piccoli commercianti a ribassare i prezzi tutto l'anno per sopravvivere. Più vendite, poco guadagno. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero