Solidarietà, tornano i volontari viterbesi dal confine ucraino: «Ci si stringe il cuore»

Solidarietà, tornano i volontari viterbesi dal confine ucraino: «Ci si stringe il cuore»
Di nuovo a casa dopo il viaggio di oltre 2 mila chilometri per portare gli aiuti al popolo ucraino colpito dalle bombe. I due volontari della Prociv Arci di Cellere, Walter Angori...

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Di nuovo a casa dopo il viaggio di oltre 2 mila chilometri per portare gli aiuti al popolo ucraino colpito dalle bombe. I due volontari della Prociv Arci di Cellere, Walter Angori e Stefano Radicetti, sono partiti sabato scorso da Avezzano, dal polo logistico della Croce rossa italiana, con destinazione aeroporto militare di Suceava, in Romania. A 50 chilometri dal confine di guerra.

Insieme alla colonna mobile regionale, hanno trasportato medicinali e apparecchiature mediche forniti dalle Asl del Centro-sud. All'interno dei mezzi pesanti c'erano respiratori polmonari, kit di pronto soccorso e farmaci: dall'insulina all'eparina, dagli antibiotici ai cortisonici, alla morfina. Tutto materiale arrivato ai campi di emergenza in Ucraina. 
«È stato un viaggio lungo e difficile - dice Angori - ma la volontà di essere di aiuto e di supporto ci ha premiato. Con noi c'era il nostro angelo custode Andrea Paoletti, un volontario della Prociv Arci Timone 1, morto tre anni fa, a 21 anni, per un incidente stradale. Grazie a lui abbiamo trovato la forza di raggiungere la destinazione».

Le attività di pianificazione sono state dirette in maniera congiunta tra Dipartimento, Agenzia regionale protezione civile, Comitato tecnico consultivo, Regione e coordinamenti territoriali. Da Montalto di Castro, a seguire le operazioni, il responsabile regionale (vice presidente della Prociv Arci) e componente del Comitato tecnico dell'Agenzia di Protezione civile, Alessandro Maietto. «Il camion con bilico è arrivato giovedì notte ad Avezzano - spiega Maietto -, poi venerdì hanno caricato il materiale e sabato mattina sono partiti. Nonostante le difficoltà riscontrare durante il viaggio nell'arrivare entro certi orari, la colonna mobile è arrivata in tempo come da tabella di marcia».

Oltre all'associazione nazionale Prociv Arci, hanno fatto parte alla colonna mobile l'Aeopc Italia, l'associazione nazionale Carabinieri, l'associazione nazionale Vigili del fuoco in congedo, Coreir e Cov. Sono i coordinamenti della Protezione civile del Lazio che hanno fornito i mezzi per la composizione della colonna mobile, composta da 4 tir e 3 motrici, scortata da carro officina, una macchina con funzionari della Regione e una con funzionari del dipartimento di Protezione civile.

Nella missione anche tre componenti dell'Aeopc Tarquinia, che hanno raggiunto Siret, al confine con l'Ucraina, per consegnare anche materiale informativo della Regione Lazio sull'accoglienza in Italia alle famiglie ucraine in fuga. «Uno scenario che stringe il cuore - dice il presidente regionale Aeopc Italia, Alessandro Sacripanti - con tanti bambini, donne e anziani che hanno affrontato il viaggio della speranza per arrivare un metro fuori dell'Ucraina».
 

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Il Messaggero