Uccisa e data alle fiamme, Ylenia aveva scelto Viterbo per ricominciare

Ylenia Lombardo
​Un quartiere popolare di una piccola cittadina non è riuscito a salvare la vita a Ylenia Lombardo. La 33enne trovata carbonizzata nel suo appartamento in affitto di San...

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​Un quartiere popolare di una piccola cittadina non è riuscito a salvare la vita a Ylenia Lombardo. La 33enne trovata carbonizzata nel suo appartamento in affitto di San Paolo Bel Sito, comune vicino Nola in provincia di Napoli, anni fa aveva scelto Viterbo per ricominciare.

E' di Viterbo la donna trovata semicarbonizzata nel Napoletano. Sarebbe dovuta tornare oggi dalla figlia

Riprendere in mano la sua vita dopo una vita passata con un marito violento. Un ex marito ora detenuto nel carcere di Avellino per maltrattamenti. Viterbo era l’approdo. Il luogo dove ritrovare la serenità, per lei e per la sua bambina di 11 anni. Ylenia nell’ultimo periodo faceva la spola tra la Tuscia e Nola, qui aveva trovato un lavoro come badante e affittato un piccolo appartamento. La figlia invece la aspettava a Viterbo con i nonni paterni.

E poco prima di morire stava preparando le ultime cose prima di “salire”. Di tornare a casa dalla sua bimba.
Chiudeva la valigia in via Ferdinando Scala quando la sua vita si è interrotta. A una vicina, mercoledì pomeriggio, avrebbe chiesto di portare fuori il suo sacchetto con la carta per la differenziata perché sarebbe dovuta partire presto per Viterbo per incontrare la figlia. «Era felice di rivedere la figlia - ha detto la vicina». Le indagini sulla morte di Ilenia hanno preso una direzione precisa. Gli inquirenti della Procura di Nola hanno le idee chiare: è stato un femminicidio. 

E per questo è stato fermato un uomo, si tratta di Andrea Napolitano di 38 anni, interrogato per ore nella caserma dei carabinieri di Nola. A portare gli investigatori sulle tracce di Napolitano sarebbero state le tracce di sangue nell’appartamento e gli indizi di una possibile lite violenta prima del rogo. Elementi confermati da una prima verifica sul cadavere della donna che, secondo la Procura, sarebbe stata picchiata e poi accoltellata. Soltanto dopo sarebbe stato appiccato l’incendio all’abitazione, per cancellare ogni traccia.



A dare l’allarme sono stati alcuni giovani che abitano nel palazzo di fronte. Hanno visto del fumo uscire dall’abitazione di Ilenia e sono intervenuti, cercando di salvare in extremis la donna. Dopo qualche minuto sono arrivati sul posto vigili del fuoco e carabinieri, oltre a un’ambulanza del 118. Dopo aver spento il rogo, è stato trovato il corpo semicarbonizzato della donna, attaccato dalle fiamme nella parte superiore. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero