Tuscania, per l'ex assessore è “solo” corruzione: reato prescritto

Tuscania, per l'ex assessore è “solo” corruzione: reato prescritto
Prima estorsione, poi concussione, infine corruzione. Con buona pace dell'imputato, assolto per prescrizione. Dopo l'ennesimo colpo di scena, è finito per un ex assessore...

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Prima estorsione, poi concussione, infine corruzione. Con buona pace dell'imputato, assolto per prescrizione. Dopo l'ennesimo colpo di scena, è finito per un ex assessore di Tuscania il processo per presunte tangenti sull'appalto 2006-07 per il taglio del bosco comunale. Protagonista Giuseppe Biordi, col fiato sospeso per una settimana dopo che il pm Paola Conti aveva chiesto una condanna a 4 anni e mezzo di reclusione per concussione. Denunciato inizialmente dalla presunta vittima per estorsione, avrebbe costretto un collega di lavoro, titolare di una ditta di legnami, contattandolo dopo che aveva vinto la gara per il taglio del bosco, a cedergli legna per 20mila euro e a comprargli due vecchi trattori per 6mila se voleva lavorare col Comune. Concussione e non estorsione, per l'accusa; corruzione per il collegio, che ieri dando ragione al difensore Franco Taurchini, ha derubricato il reato. Prosciolto Biordi quindi perché, dopo otto anni, è intervenuta la prescrizione. Biordi, per l'esercizio delle sue funzioni avrebbe ricevuto delle utilità, ma a cui il taglialegna (aveva chiesto un risarcimento di 30mila euro), non sarebbe stato costretto. Pronta a ricorrere in appello la pm Paola Conti, sconcertata: «Mi riesce difficile - ha sottolineato - immaginare la corruzione, quando una persona contatta per prima l'altra».


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Il Messaggero