Treni per Roma, giovedì l’incontro tra le Regioni Orte, i pendolari locali contro l’Umbria

Treni per Roma, giovedì l’incontro tra le Regioni Orte, i pendolari locali contro l’Umbria
Beffa per i pendolari umbri che prendono il treno alla stazione di Orte per andare a Roma. I residenti nel Viterbese, in seguito di un accordo raggiunto tra Regione Lazio e...

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Beffa per i pendolari umbri che prendono il treno alla stazione di Orte per andare a Roma. I residenti nel Viterbese, in seguito di un accordo raggiunto tra Regione Lazio e Trenitalia e che saliranno sugli intercity, non pagheranno supplementi per raggiungere la Capitale. Quelli che abitano nei comuni della provincia di Terni sì. La paradossale situazione è una conseguenza della soppressione sperimentale della fermata alla stazione di Orte - decisa dalla Regione Umbria sulla linea Perugia-Roma - che ha dato il via una serie di proteste. In risposta alle quali è in programma un incontro, che sarà seguito con molta attenzione, il prossimo giovedì (28 agosto) tra gli assessorati regionali dell'Umbria e del Lazio, a cui ha chiesto di partecipare anche la Provincia di Viterbo.


Se da un lato esprimiamo la nostra soddisfazione per tale accordo, dall'altro non possiamo dimenticare i pendolari umbri che utilizzano la stazione di Orte - dicon dal locale Comitato pendolari - che non potranno usufruire di tale agevolazione e dovranno sostenere dei costi. A queste persone va tutta la nostra solidarietà». Il Comitato pendolari Orte si chiede invece come mai ancora alcuni amministratori locali e politici «non riescano a capire che se vogliono salvaguardare i loro cittadini hanno a disposizione una sola alternativa: quella di aumentare il numero dei convogli e delle fermate, favorendo una ridistribuzione dei pendolari che migliorerà il comfort e le condizioni di sicurezza di tutti».

Del resto incaponirsi su decisioni unilaterali, per i pendolari «denota scarsa conoscenza dei problemi delle persone e delle famiglie e porta solo a un aumento dei disagi per tutti. Compresi gli stessi umbri che a causa dei tagli viaggeranno da settembre in condizioni svantaggiate». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero