Trasversale Orte-Civitavecchia, d'accordo sui tempi ma sul tracciato la Lega si spacca

Trasversale Orte-Civitavecchia, d'accordo sui tempi ma sul tracciato la Lega si spacca
D’accordo sul quando, un po’ meno sul come. Se la Lega è compatta sul completamento in tempi celeri degli ultimi 18km della Orte Civitavecchia, si sfilaccia sul...

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D’accordo sul quando, un po’ meno sul come. Se la Lega è compatta sul completamento in tempi celeri degli ultimi 18km della Orte Civitavecchia, si sfilaccia sul tracciato che la strada dovrà seguire. Un vis a vis tra le diversi anime leghiste che potrebbe inceppare il motore proprio su uno dei suoi cavalli di battaglia: la necessità di sbloccare i cantieri e spingere l’acceleratore che da Roma il partito chiede, e chiederà con ancora più forza con l’entrata ormai certa nel nuovo esecutivo.

Orte-Civitavecchia, il nuovo iter è già in salita: Monte Romano e Tarquinia si oppongono al tracciato verde

Di quello verde, in attesa del giudizio del Tar il prossimo 26 maggio, il sindaco di Tarquinia Alessandro Giulivi non vuole sentirne parlare. Una no ribadito a suon di delibere e rafforzato dalla nomina all’assessorato all’ambiente Marzia Marzoli due settimane fa, tra i capo fila della protesta contro ANAS partita nel 2018 e riuscita a strappare il primo punto a luglio dalla Corte di Giustizia europea.

 A favore o comunque più orientato all’apertura immediata dai cantieri, pure senza dirlo apertamente, il sindaco di Civitavecchia Ernesto Tedesco «stanco di aspettare la realizzazione di un’opera che da quarant’anni aspetta di essere finita e che, di più, rappresenta una nodo di collegamento cruciale tra tirreno e adriatico, tra il nostro porto e quello di Ancona». In mezzo il senatore Umberto Fusco che cammina sul filo sottile della conciliazione.

«Se – spiega – da una parte è doveroso ascoltare i territori, e le ragioni di Giulivi sono comprensibili, dall’altra c’è l’esigenza di rimettere in marcia una provincia ferma da decenni». Un treno da non perdere ‘perché di chiacchiere in questi anni se ne sono fatte parecchie ma di fatti pochi» aggiunge Fusco. Che poi alza il tiro e parla di ‘chance che viene dal potenziamento della rete infrastrutturale stradale e ferroviaria, oltre che di un gesto di rispetto verso chi subisce quotidianamente i disagi dei collegamenti»

Il compromesso anzi, «un buon compromesso» continua Fusco, potrebbe essere anche quello di valutare un tracciato alternativo. «Verificare ogni strada – spiega ancora - . Valutare se, per esempio, esista la fattibilità di un ampliamento della vecchia Aurelia bis».

Un progetto con dei costi da riconsiderare, e superiori ai 467 milioni ipotizzati dal tracciato verde, e una revisione totale del progetto che potrebbe rallentare l’iter nonostante la nomina del commissario straordinario Ilaria Coppa che, con tutti gli accorgimenti necessari, non ha nascosto la sua preferenza per til tracciato verde.

«Dopo 50 anni l’opera va completata – ha spiegato davanti alla Commissione Trasporti – Nel 2013 grazie a un’analisi molto dettagliata, il tracciato verde è stato considerato il più fattibile». Così in attesa del giudizio del tribunale che il commissario aspetta con fiducia: «L’indirizzo dell’Unione Europea va tenuto in considerazioni, ma il giudizio ultimo aspetta agli stati sovrani».

 

 

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Il Messaggero