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Un debriefing di pace. Anche in Prefettura sembra esserci la voglia di buttarsi alle spalle i dissapori del 3 settembre. Tanto che nella nota del palazzo territoriale di governo sul bilancio del Trasporto si parla di «possibili affinamenti da apportare al dispositivo di sicurezza in futuro», pur rimarcando che quest’ultima rimane prioritaria. Il Sodalizio incassa l’apertura e rilancia: «L’auspicio è di poter collaborare maggiormente affinché la festa riesca bene, secondo la tradizione che c’è sempre stata», commentano il presidente Massimo Mecarini e il capofacchino Sandro Rossi, comunque non presenti all’incontro.
Una nota quasi asettica, quella del prefetto Antonio Cananà. «Il lavoro di squadra degli organi di polizia e del soccorso - dice - ha consentito anche quest’anno ai Facchini di portare a casa Santa Rosa in una cornice di sicurezza, nel consueto contesto di massiccia partecipazione popolare».
L’apertura al Sodalizio però è in un altro passaggio della nota, non virgolettato - ovvero non dichiarato direttamente dal prefetto - dove si descrive la riunione di ieri: «L’incontro - si legge - è stato l’occasione per raccogliere e discutere alcune prime, preziose indicazioni sui possibili affinamenti da apportare al dispositivo di sicurezza in futuro, seguendo il filo conduttore di un giusto contemperamento tra le esigenze della sicurezza, comunque prioritarie, e le ragioni della festa e della tradizione».
Come dire, qualcosa si può anche rivedere. Rossi inizia da qui: «Prendiamo atto di quanto uscito del debriefing: che questo sia il punto di partenza - spiega - per ripristinare quella che era la consuetudine. Il Sodalizio dei Facchini di Santa Rosa ha sempre partecipato al comitato ordine e sicurezza pubblica. E veniva ascoltato. Quest’anno invece non conoscevamo il piano. Si spera che per il prossimo le cose cambino, che possiamo partecipare e suggerire magari di lasciare aperta via della Sapienza». La Prefettura ha comunque deciso di tendere la mano e non alzare un muro, dopo lo sfogo all’Unione. «Certamente», sottolinea il capofacchino.
«Prendiamo atto della nota - conferma Mecarini - l’auspicio è che il prossimo anno ci sia un maggior ascolto, come è stato negli anni passati, dei Facchini», «e il rispetto delle tradizioni», aggiunge Rossi. «Si sono resi conto che c’è qualcosa da aggiustare - conclude il capofacchino - e noi siamo disponibili a collaborare». L’unica voce mancante ora resta quella del questore Giancarlo Sant’Elia.
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