Traffico, l'Aci torna all'attacco: «Più ingorghi e incolonnamenti con le misure prese dal Comune»

Traffico, l'Aci torna all'attacco: «Più ingorghi e incolonnamenti con le misure prese dal Comune»
Mobilità, il presidente dell’Aci di Viterbo Sandro Zucchi boccia le manovre del Comune, decisioni prese "senza il minimo coinvolgimento" e che potrebbero...

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Mobilità, il presidente dell’Aci di Viterbo Sandro Zucchi boccia le manovre del Comune, decisioni prese "senza il minimo coinvolgimento" e che potrebbero intasare ancora di più il traffico. E’ il terzo attacco nell'arco di un anno all'amministrazione Frontini. E sempre tramite lettera aperta rivolta alla sindaca. Strade piene di buche, segnaletica insufficiente, ingorghi infernali nel quadrante nord della città, pochi vigili: i problemi sono gli stessi indicati nella prima missiva del novembre 2022 e in quella dello scorso maggio, quest'ultima solo parzialmente addolcita dai ringraziamenti di Zucchi alla sindaca per il ritorno della Mille Miglia nel centro storico dopo due anni di assenza.

A quelle lamentele si sommano ora la critiche per i provvedimenti presi o annunciati dall’amministrazione, già “al centro di diverse polemiche con i cittadini”. Due in particolare: la “chiusura la traffico del centro storico” (vedi la pedonalizzazione di piazza del Plebiscito prevista da una ordinanza emessa ad agosto al momento solo parzialmente applicata) e “l’installazione di nuovi presidi semaforici lungo la tangenziale ovest”. Sette impianti da Porta Faul al Riello pronti a entrare in funzione quando sarà ultimata la pista ciclopedonale in costruzione a fianco della strada. “Sarebbe opportuno, prima di prendere provvedimenti di tal genere, sviluppare o effettuare uno studio per quanto riguarda la sostenibilità del traffico cittadino, che allo stato attuale presenta molteplici criticità”, dice Zucchi.

La criticità più evidente per il numero uno dell’Aci “è il sovraccarico di autovetture lungo il quadrante nord della città, dove si crea traffico in ambedue le direzioni di marcia, sia tra la zona del cimitero e le due rotonde in uscita verso Montefiascone, sia in entrata tra la rotonda dell’Ipercoop ed il centro. Gli automobilisti restano incolonnati in lunghe code”. Pertanto, “l’installazione di semafori, come previsto dal nuovo piano della circolazione, rappresenterebbe un ulteriore grave disagio a loro danno”.

Altra problematica è rappresentata dal “blocco della circolazione che a breve interesserà tutto centro storico, senza aver progettato nuovi e adeguati parcheggi per i residenti e per chi vuole visitare o fare acquisti, provocando ulteriori disagi nella vita quotidiana di cittadini e turisti, oltre una ulteriore congestione del traffico intorno alle mura cittadine”. E infine ci sono “le carenze in organico della polizia locale, che, a causa di ciò, non può garantire un servizio costante sul territorio della città e delle frazioni”.

Quattro i nodi da affrontare subito: “il rifacimento del manto stradale cittadino; il ripristino della segnaletica orizzontale, che presenta molte criticità come le strisce pedonali pericolosamente invisibili in diversi punti della città; il rinnovo della segnaletica verticale, obsoleta, non più leggibile e non più corrispondente ai dettami del nuovo codice della strada; la rimodulazione dei tempi semaforici, in alcune zone - vedi Porta Romana - troppo lenti e causa degli ingorghi del traffico”.

Zucchi conclude auspicando “un incontro tra amministrazione comunale, rappresentanti dei cittadini residenti nel centro storico, commercianti, forze dell’ordine e Aci, al fine di arrivare a una piano condiviso che permetta di cambiare - e di conseguenza migliorare - lo stato attuale delle cose”.

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Il Messaggero