Totò raccontato agli studenti del liceo: il progetto all'istituto “Dalla Chiesa” di Montefiascone

Il regista Pino Galeotti nell'incontro con gli studenti
Il mito di Totò raccontanto agli studenti dell’istituto “Carlo Alberto Dalla Chiesa” di Montefiascone (Viterbo). ...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il mito di Totò raccontanto agli studenti dell’istituto “Carlo Alberto Dalla Chiesa” di Montefiascone (Viterbo).


Nei giorni scorsi, nell’ambito della settimana dello studente e delle attività formative inserite nel programma “Custodire la terra, coltivare l’umanità” (elaborato per l’adesione alla rete delle scuole associate Unesco) l’istituto viterbese ha proposto l’incontro per rendere omaggio a un grande italiano, a cinquant’anni dalla scomparsa. A parlare del “principe della risata”, il nobile Antonio de Curtis, era presente il regista Pino Galeotti. Proiettato il docufilm “Antonio De Curtis, in arte Totò”, realizzato per il ciclo “Italiani” e curato da Paolo Mieli per la trasmissione su Rai Storia.

La prima parte del film ha ricostruito la vita e l’attività di Totò, dalle prime esperienze nel quartiere Sanità a Napoli, dove nacque nel 1898, fino alla collaborazione artistica con Pier Paolo Pasolini e alla morte avvenuta nell’aprile del 1967, a Roma. Davanti agli studenti Galeotti ha parlato delle sue origini viterbesi, del suo rapporto con Totò e con la sua visione teatrale della vita, rispondendo in seguito alle domande e alle riflessioni dei ragazzi.

L’incontro di Montefiascone rientra nel progetto “Custodire la terra, coltivare l’umanità” che, come ha spiegato il presidente del Club Unesco Tuscia, Luciano Dottarelli, «mira alla formazione di una cittadinanza attiva, ispirata all’idea della cultura come confronto, apertura all’alterità e all’universalità». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero