Teverina, parte la colletta contro la cava a Civitella d'Agliano: «Fermiamola»

Civitella d'Agliano
Civitella d’Agliano, partono i lavori alla cava in località Perazzeta. La ditta Fratelli Nocchi ha firmato la convenzione col Comune per dare l’avvio al...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Civitella d’Agliano, partono i lavori alla cava in località Perazzeta. La ditta Fratelli Nocchi ha firmato la convenzione col Comune per dare l’avvio al progetto che riguarda circa 10 ettari compresi tra l’autostrada e l’area di servizio Tevere Est.


“Abbiamo inserito numeri paletti in modo da poter controllare cosa entra e cosa esce”, spiega il sindaco Giuseppe Mottura. Intanto, il comitato Tutela Valle del Tevere Alto Lazio ha lanciato una colletta tra tutte le famiglie e le associazioni di Civitella e Castiglione in Teverina: servono 22mila per pagare la parcella a Vanessa Ranieri, avvocatessa ambientalista e legale Wwf nel processo contro Manlio Cerroni, già ingaggiata per 20mila euro contro la cava a poche centinaia di metri, in località Ontaneto, poi scongiurata perché la SoCim ha rinunciato al progetto.

“La ditta Fratelli Nocchi – afferma Mottura – ha tutte le carte in regola per procedere. L’autorizzazione era stata pubblicata sul bollettino regionale a febbraio del 2016, quindi aveva un anno di tempo per avviare i lavori. Abbiamo da poco firmato la convenzione, inserendo un impianto di videosorveglianza per monitorare il passaggio dei camion, la sistemazione della strada con l’installazione di un semaforo. Il progetto non prevede alcun ripristino, pertanto una volta finiti gli scavi rimarrà un laghetto”. Non come avvenuto nella vicina località Pascolaro dove i Fratelli Nocchi sono stati imputati per traffico illecito di rifiuti in un’area di 142 ettari (processo penale prescritto), destinata a bonifica. Intanto, dal comitato lanciano l’appello: “Serve l’aiuto di tutti per scongiurare la nuova cava, prevista vicino a un Sic, sito di interesse comunitario, circondata dai pali dell'alta tensione, vicino al Tevere e alla ferrovia”. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero