Terrorismo: scovato a Montalto tunisino della rete di Amri, l'attentatore di Berlino a Natale 2016

La questura di Viterbo
Il suo nome era venuto fuori nell'ambito dell'operazione antiterrorismo condotta dalla Digos di Roma, che sta indagando sulla rete di Anis Amri, il tunisino autore della...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il suo nome era venuto fuori nell'ambito dell'operazione antiterrorismo condotta dalla Digos di Roma, che sta indagando sulla rete di Anis Amri, il tunisino autore della strage al mercatino di Natale di Berlino di due anni fa, poi ucciso a Sesto San Giovanni. Così un giovane tunisino è stato fermato nel Viterbese per essere interrogato - a oggi come testimone - dai magistrati romani. 


Le indagini della Digos romana hanno infatti interessato anche gli agenti di quella di Viterbo, guidati da Monia Morelli, che sono riusciti ad individuare lo straniero a Montalto di Castro (Viterbo). Anche se ufficialmente residente a Matera, ieri mattina è stato trovato e quanto prima, verrà sentito, dalla Procura di Roma. Il tunisino, con regolare contratto stagionale, era in un casolare abbandonato nelle campagne di Montalto. Il blitz all'alba di ieri mattina: quando è stata fatta irruzione: qui gli agenti hanno trovato, oltre al giovane segnalato dall'antiterrorismo, altri 12 suoi connazionali. Cinque erano senza permesso di soggiorno; inoltre uno era ricercato per tentato omicidio aggravato, per cui è stato trasferito a Mammagialla.

Gli altri quattro extracomunitari erano destinatari di un decreto di allontanamento dall'Italia. Da qui le pratiche per il trasferimento dei quattro al Centro di permanenza di Potenza per la successiva espulsione, come proposto da questore e prefetto di Viterbo. Mentre stavano salendo sulle auto della polizia, alla questura, uno di loro è scappato. Ne è scaturito un inseguimento a piedi che si è concluso nei pressi della stazione ferroviaria di Porta Romana, con il fuggitivo che è stato bloccato da un poliziotto che ha anche sparato tre colpi di pistola in aria. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero