Terme dei Papi, il giallo dell'acqua dal Bullicame: «Sparita la subconcessione di 5 litri al secondo»

Terme dei Papi, il giallo dell'acqua dal Bullicame: «Sparita la subconcessione di 5 litri al secondo»
Bullicame, adesso c’è anche il giallo delle Terme dei Papi. Nel contratto illustrato venerdì in seconda e quarta commissione congiunte, infatti, in favore...

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Bullicame, adesso c’è anche il giallo delle Terme dei Papi. Nel contratto illustrato venerdì in seconda e quarta commissione congiunte, infatti, in favore dello stabilimento oltre alla subconcessione del pozzetto avrebbe dovuto esserci anche quella della callara. Almeno così era stato deciso nel 2019 nel corso di una riunione tra Comune, Regione Lazio e Prefettura. «Che fine ha fatto?»: questo il quesito del capogruppo di Forza civica, Giacomo Barelli.

Ora le Terme dei Papi – se la bozza di contratto resterà così – rischia di trovarsi con meno litri di quanti erano stati assegnati. Ecco il passaggio chiave: «Attualmente dal “Pozzetto Terme dei Papi” è disponibile un'erogazione di acqua termo-minerale pari a circa 17/19 litri al secondo – si legge - restando comunque prevista, in virtù di quanto disciplinato dalla determinazione regionale del 28 luglio 2017, la possibilità di derivare un massimo di 23/24».

Barelli la vede così: «La convenzione – dice - dovrebbe dunque assegnare fino a un massimo di 24 litri. Ma il pozzetto, prima dei lavori al San Valentino, ne erogava 17/19. Il Comune garantisce questi, poi bisogna vedere se il pozzetto arriverà alla portata più alta». Che è poi quella totale garantita alla struttura nel 2014. In caso contrario, «le Terme dei Papi gli altri da dove li prende? E che succede se il Comune non fornisce tutta l’acqua necessaria al suo stabilimento? Perché è in gestione a Sensi, ma è comunale».

Il dato dei 17/19 litri messo nero su bianco nella bozza di subconcessione è comunque già vecchio, si riferisce infatti a prima della chiusura del San Valentino. E qui si arriva al giallo del Bullicame. A parlare è la Regione Lazio, nella risposta ai quesiti posti da palazzo dei Priori: «Come confermato nell’ambito della riunione tenutasi tra Comune, Regione e Prefetto, verbalizzata in data 28 gennaio 2019, la subconcessione temporanea di derivazione di 5 litri al secondo dalla callara doveva essere prevista nell’atto di subconcessione, nelle more della chiusura del pozzo San Valentino, anche al fine di sanare l’attuale situazione. Ad oggi tale atto di subconcessione non risulta però ancora trasmesso». Nella bozza di contratto quei litri non ci sono e quindi, passati ormai due anni, secondo la Regione dovranno andare a gara.

Anche su questo Barelli chiede spiegazioni. «Vogliamo sapere cosa è cambiato dall’incontro del 2019 con la Regione e la Prefettura. L’acqua del Bullicame – spiega - doveva andare nel contratto di subconcessione, ma non c’è: perché, se due anni fa era previsto e doveva essere anche inviato alla Regione?». Di tutto questo – come confermato al Messaggero – Fausto Senti, patron delle Terme dei Papi, è totalmente all’oscuro. E fortuna che secondo lui lo stabilimento per funzionare ha bisogno di almeno 35 litri.

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Il Messaggero