Tarquinia, la battaglia non si ferma: il comitato 'Insieme per l'ospedale' lancia una petizione

Tarquinia, la battaglia non si ferma: il comitato 'Insieme per l'ospedale' lancia una petizione
Le rassicurazioni della direttrice generale della Asl di Viterbo Antonella Proietti sul futuro dell’ospedale, durante il consiglio comunale di giovedì, hanno convinto...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Le rassicurazioni della direttrice generale della Asl di Viterbo Antonella Proietti sul futuro dell’ospedale, durante il consiglio comunale di giovedì, hanno convinto a metà il movimento ‘Insieme per l’ospedale di Tarquinia’ che oggi pomeriggio, dalle 18, tornerà in piazza per dare il via a una raccolta firme. Un piano programmatico in 7 punti in cui si chiede, tra le altre cose, il ripristino in tempi rapidi ed efficaci della piena funzionalità dei laboratori, la concreta attivazione dei 90 posti letto «previsti dall’attuale Atto Aziendale e dai precedenti Atti», e la garanzia, per tutti i cittadini, della certezza della prevenzione e della cura.

Per i membri del comitato, che una settimana fa esatta avevano dato via una importante manifestazione capace di portare in piazza circa mille persone, il consiglio comunale di giovedì è stato «importante e allo stesso tempo deludente». Perché, scrivono in una nota, «avremmo voluto sentire parlare di soluzioni, di come il reparto di ortopedia, una delle eccellenze della sanità del viterbese e della vicina provincia romana, potrà essere salvato e rilanciato». Sotto accusa è finita anche l’assise comunale: «Ci dispiace – si legge ancora - che il consiglio tutto non abbia sentito la necessità di sostenere l'azione dei cittadini con un documento di adesione e non abbia incalzato la dottoressa Proietti mettendola di fronte alle sue responsabilità». La battaglia, quindi, è destinata ad andare avanti: «Sentiamo vicina la popolazione di Tarquinia e dei comuni limitrofi e questo ci conforta e ci dà la carica per continuare. Non ci fermeremo». 

La direttrice della Asl, da parte sua, ha illustrato un piano di rilancio escludendo «qualsiasi possibilità o voce di una dismissione dell’ospedale di Tarquinia che rappresenta un punto di riferimento per l’intero territorio del litorale», spiegando gli interventi che verranno realizzati «a cominciare da sale operatorie nuove e un nuovo pronto soccorso» ed il potenziamento della strumentazione a disposizione confermando, insomma, quanto già evidenziato nella lettera di risposta fatta arrivare al sindaco Alessandro Giulivi in cui si parlava di un progetto di ammodernamento con una spesa prevista in 19 milioni di euro.  Il vero nodo da sciogliere è quelle legato al personale medico, «gli ortopedici sono merce molto rara», e infermieristico: «un problema che tocca non solo la Tuscia ma tutta Italia – ha spiegato la dottoressa Proietti – e che stiamo cercando di risolvere». In che modo? «In ogni modo – conclude Proietti - abbiamo messo in atto tutte le possibili procedure di reclutamento, della graduatorie agli incarichi libero-professionali».

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero