Primo, secondo e terzo: la Valle del Marta cala il tris al "San Francisco World spirits competition". L'azienda agricola vitivinicola di Tarquinia dei fratelli...
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Tre i prodotti presentati: alla fine è stato terno secco: all'amaro “Tarquinia” la medaglia di bronzo, alla grappa che porta lo stesso nome il secondo. Ma a sbaragliare tutta la concorrenza è stato il brandy “Numa”, diventato campione del mondo.
Quest’anno, sono stati selezionati oltre tremila diversi tipi di bevande alcoliche tra rum, gin, tequila, brandy, armagnac, vodka, grappe e altre tipologie. Nelle diverse categorie si sono sfidate nel blind tasting, la prova al buio dove 40 giudici, senza vedere l’etichetta del prodotto ma solo il bicchiere, hanno compilato una scheda con i voti a ogni caratteristica organolettica: la somma ha decretato il vincitore. «Una prova - dicono dalla Valle del Marta - che garantisce la genuinità della competizione senza alcun tipo di pregiudizio o favoritismo».
Ora resta la soddisfazione di aver portato in alto il nome del Bel Paese in un momento difficile. «È l’Italia che vince ancora, dei piccoli sogni che da sempre hanno fatto grande il nostro straordinario Paese. Questo piccolo esempio italiano dovrà essere per tutti uno sprone: ognuno di noi, che sia imprenditore, artista, chef, libero professionista, ha in qualche angolo, nascosto all’interno di sè, la giusta risposta e l’energia per ripartire. Dobbiamo avere fiducia in questa energia, soprattutto in questo momento, per ricaricare le forze, pronti per essere più forti di prima». Un brindisi è d'obbligo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero