Talete, ok agli aumenti. Viterbo assente, i sindaci: «Frontini irresponsabile»

Talete, ok agli aumenti. Viterbo assente, i sindaci: «Frontini irresponsabile»
Una variazione di bilancio approvata a maggioranza bocciando tutti gli emendamenti dell’opposizione. Ma soprattutto un botta e risposta su Talete iniziato in consiglio...

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Una variazione di bilancio approvata a maggioranza bocciando tutti gli emendamenti dell’opposizione. Ma soprattutto un botta e risposta su Talete iniziato in consiglio comunale e proseguito con 34 sindaci e un presidente di Provincia, che hanno dato dell’irresponsabile alla sindaca Chiara Frontini.

Pronti, via: a palazzo dei Priori subito l’interrogazione del dem Alvaro Ricci. «Oggi – ha detto – all’assemblea dell’Ato si prendono decisioni importanti sul futuro di società, risorse del Comune e cittadini, perché ci saranno influenze sul bilancio. Non è responsabile l’atteggiamento per cui la città non è rappresentata, la sindaca deve andare, non possiamo permetterci che altri Comuni decidano la sorte di Viterbo. Lei non va e così potrà dire: l’aumento della tariffa non l’ho fatto io».

«Avevamo detto che ci saremmo astenuti dall’esprimere una posizione – la replica di Frontini - se non fosse stato presentato un piano di risanamento che prevedesse anche la richiesta di ricapitalizzazione ai soci. L’unico atteggiamento responsabile è quello che stiamo tenendo», ovvero «affrontare in maniera complessiva aumenti, ricapitalizzazione e investimenti Pnrr. Possiamo non piacere, ma tutto ci si può dire tranne pazzi irresponsabili».

E infatti a molti non è piaciuta: di lì a poco l’aumento della tariffa è stato approvato del 12,51 per cento, con il capoluogo in contumacia: sarà in vigore con l’anno nuovo. Sindaci e Provincia hanno vergato una nota di fuoco contro Frontini, rea di dichiarazioni e post social «da campagna elettorale permanente». E ancora: ha mostrato «totale mancanza di rispetto per i colleghi presenti» e «tradito i propri cittadini, che si aspettano di essere rappresentati con serietà».

Tornando alla variazione, ecco cosa include: 461.600 euro per l’acquisto di 6 scuolabus, 237 mila per gli extra costi di tpl e tps per caro bollette e carburanti, 71.400 di extra costi covid per le farmacie, 132 mila per l’assistenza scolastica a minori con bisogni educativi complessi, 40 mila di contributi caro bollette a chi è in difficoltà, 160 mila per la manutenzione strade.

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Il Messaggero