Talete, derivati e contenziosi: la Corte dei Conti torna a fare le pulci al Comune. «Verifiche sui prossimi rendiconti»

Talete, derivati e contenziosi: la Corte dei Conti torna a fare le pulci al Comune. «Verifiche sui prossimi rendiconti»
«Si monitorino le partite in contestazione, ci riserviamo ogni verifica in occasione dei controlli sui prossimi rendiconti». Talete, entra in campo ancora una volta la...

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«Si monitorino le partite in contestazione, ci riserviamo ogni verifica in occasione dei controlli sui prossimi rendiconti». Talete, entra in campo ancora una volta la Corte dei Conti. Su una serie di poste e in particolare su una da quasi un milione. Ma anche su tanti altri argomenti, come i derivati e l’aumento delle spese per i contenziosi, in merito ai quali chiede chiarimenti al Comune evidenziando criticità che potrebbero incidere sulla tenuta dei conti dell’ente. E il capogruppo di Forza civica, Giacomo Barelli, sulla deliberazione della sezione regionale di controllo per il Lazio chiede subito «un consiglio straordinario».

Si parte da Talete, argomento sotto i riflettori anche per il possibile imminente aumento delle tariffe. Nella relazione che riguarda gli esercizi finanziari dal 2014 al 2018 – ma con riferimenti anche all’attualità – la Corte punta partite in contestazione da 4 milioni sulla fornitura di acqua a palazzo dei Priori dal 2011 al 2018. Il Comune ha accantonato 908 mila euro, che la società chiede da anni: «Nel valutare positivamente ogni accantonamento prudenziale – scrive l’organo di controllo - si invita l’ente ad un attento monitoraggio delle partite in contestazione, con riserva di ogni successiva verifica da parte della sezione, in occasione dei controlli sui prossimi rendiconti».

Barelli spinge su questo: «La Corte dei Conti non ci vede chiaro sui 908 mila euro, che risulterebbero in entrata nel bilancio di Talete e che il Comune contesta di dover pagare. Va fatta chiarezza, ne va della correttezza dei bilanci sia dell’ente, sia della società. E’ anche una risposta a chi dice che sull’acqua va tutto bene». Altri rilievi vengono mossi su poste molto ingenti riguardanti Robur, Francigena e Cev. Ma un altro tema di attualità è quello dei derivati, con il consiglio comunale che ha approvato una delibera a prima firma Barelli, per fare luce sugli 800 mila euro, barra un milione, che si paga ogni anno sul tema. «L’amministrazione dovrebbe ringraziare me e Ricci per aver portato all’attenzione un problema trascurato per anni. Siccome c’è un rischio – continua l’esponente civico - la Corte dei Conti dice che il Comune deve premunirsi e creare un fondo di garanzia per tamponare le eventuali perdite di una causa o di una transazione, cosa che finora non è stata fatta». Entro fine mese l’ente di controllo chiede e si aspetta su questo una relazione da palazzo dei Priori.

Infine, i contenziosi. Nell’opera di controllo collaborativo, il Comune ha indicato alla Corte dei Conti un «valore indeterminato» su troppe voci, relativamente all’importo stimato delle controversie. Un modo di agire, quello di palazzo dei Priori, che «desta perplessità. Tali valutazioni, difatti, risultano strumentali a una corretta e prudente quantificazione del fondo contenzioso». «Ma la Corte dei Conti, oltre alla difficoltà nel poter controllare, evidenzia anche che dal 2018 c’è stato un notevole aumento delle spese. Il Comune deve dunque valutare se vale la pena resistere, se no si rischia di spendere di più Sull’intera relazione – conclude Barelli - chiederò comunque che venga convocato un consiglio straordinario».

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Il Messaggero