Striscione a Mammagialla, dal blitz notturno alla canzone di protesta

Striscione a Mammagialla, dal blitz notturno alla canzone di protesta
Dal blitz notturno alla canzone di protesta. Due notti fa tre o quattro giovani, completamente travisati da cappucci e tute, sono arrivati davanti ai cancelli di Mammagialla e...

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Dal blitz notturno alla canzone di protesta. Due notti fa tre o quattro giovani, completamente travisati da cappucci e tute, sono arrivati davanti ai cancelli di Mammagialla e hanno appeso uno striscione. Striscione di protesta contente a frase del rapper Niko Pandetta, nipote di un boss di mafia, arrestato pochi giorni fa per scontare la condanna a 4 anni per spaccio di stupefacenti.

Un’azione veloce catturata dalla telecamere di sorveglianza del penitenziario viterbese e da quelle di un componente del gruppo che partecipava all’azione. Le stesse immagini che poche ore dopo il blitz sono state montate ad arte e rilanciate su Instagram da Nico Venanzi. Il ventenne di Montefiascone, noto per i numerosi precedenti penali e soggiorni in carcere per spaccio di droga, ha utilizzato le immagini del blitz per lanciare diversi messaggi.

Il tutto con la musica. Il giovane falisco canta “Liberi tutti gli indagati nelle carcere” con una catena al collo mentre scorrono le immagini dei tre ragazzi incappucciati che appendono lo striscione sulle sbarre di Mammagialla. E prima della fine urla: «Voi non potete chiudere un leone in gabbia» e poi spara due colpi di pistola in aria. Il video in poche ore ha fatto il giro del web e sarebbero migliaia le visualizzazioni. Tra queste ci sono, sicuramente, anche quelle delle forze dell’ordine, che stanno lavorando per risalire all’identità del gruppo che ha appeso lo striscione. Sul caso stanno indagando gli agenti della polizia penitenziaria e la Digos di Viterbo.

Lo striscione infatti riportava la frase di un noto brano Pandetta, rapper e pregiudicato, la stessa che aveva postato su Instagram pochi minuti prima di entrare in carcere e perdere la libertà. Tra i punti da chiarire dell’azione ci sarebbe anche il ruolo di Nico Venanzi, il ventenne di Montefiascone ha avuto un ruolo nel blitz o ha solo ricevuto il video col chiaro intento di renderlo virale? Domande che potranno avere una risposta solo al termine dell’indagine.

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Il Messaggero