Strade, aumentano nella Tuscia incidenti e vittime

Strade, aumentano nella Tuscia incidenti e vittime
Sono stati 732 gli incidenti stradali nel 2019 nella Tuscia, venti le vittime e 1128 feriti. Questo il bilancio secondo il bollettino annuale dall'Aci. Solo la provincia di...

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Sono stati 732 gli incidenti stradali nel 2019 nella Tuscia, venti le vittime e 1128 feriti. Questo il bilancio secondo il bollettino annuale dall'Aci. Solo la provincia di Rieti ha fatto registrare un dato minore, poiché si è fermata a 344 casi e 12 decessi. Peggio sono andate Latina con 1433 incidenti, 38 morti e 2225 feriti e Frosinone con 1000 incidenti, 30 morti e 1656 persone che hanno riportato lesioni.


Il secondo posto, tolta Roma (15.400 incidenti), dice comunque che anche sulle strade del Viterbese occorre sempre tenere la massima attenzione e soprattutto rispettare il codice stradale. Insomma, la prudenza non è mai troppa. C'è stata infatti una crescita degli incidenti (per l'esattezza più 54) nella Tuscia rispetto all'anno precedente, che invece si era chiuso a quota 678 con 9 morti. Un dato, questo, che dovrebbe far riflettere.
La provincia di Viterbo, in ambito nazionale, si è piazzata a metà classifica, poiché non è tra le migliori, ma nemmeno tra le peggiori. L'indice di incidentalità però resta critico, anche perché non è stato raggiunto l'obiettivo dell'Unione europea del 2020 sulla riduzione delle vittime stradali.


IL TERRITORIO
Nel 2019 il 45 per cento dei sinistri è avvenuto nel territorio del comune di Viterbo e il bilancio è pesante poiché le vittime sono state 6. Gli altri morti si sono registrati a Civita Castellana (3), Montefiascone (2), Orte (2), Gallese, Ischia di Castro, Marta, Montalto di Castro, Ronciglione, San Lorenzo Nuovo e Tarquinia (1).


LE RAGIONI
Interessante anche l'analisi delle cause principali degli incidenti stradali. Nel 25,49 per cento dei casi gli incidenti sono stati attribuiti al mancato rispetto dei segnali, nel 24,68 alla guida distratta, nel 14,94 alla velocità, nel 14,61 al mancato rispetto della distanza di sicurezza. La velocità è stata invece la causa principale degli incidenti mortali (46,15 per cento). A seguire c'è il mancato rispetto della distanza di sicurezza (30,77 per cento), la guida distratta (15,38) e il mancato rispetto dei segnali (7,69 per cento).


LUOGHI E TEMPI


Il numero più alto di incidenti si è avuto sulle strade urbane: ben 325. Mentre le strade provinciali, regionali o altre strade al di fuori dei centri abitati hanno fatto registrare il numero più elevato di vittime: 15. Il mese in cui sono avvenuti più incidenti è stato luglio: 81. Il mese con meno sinistri (4) febbraio. Il numero maggiore di incidenti è avvenuto in rettilineo: 358. A seguire: 145 nei pressi di un incrocio, 49 a una intersezione.
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Il Messaggero