Stefano Pavani, seminfermo in cella per omicidio, aggredisce agente della Penitenziaria

Stefano Pavani
Stefano Pavani aggredisce agente della polizia penitenziaria. Il trentenne viterbese, in carcere per l’omicidio di Daniele Barchi, questa mattina in preda a uno scatto...

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Stefano Pavani aggredisce agente della polizia penitenziaria. Il trentenne viterbese, in carcere per l’omicidio di Daniele Barchi, questa mattina in preda a uno scatto d’ira ha sbattuto un poliziotto contro il muro mentre erano nel box. L’agente è stato trasportato al pronto soccorso di Belcolle per un trauma cranico.


«Non possiamo che dover evidenziare la gravità in cui versa il servizio della polizia penitenziaria - afferma la segreteria del sindacato Uspp - auspicando che le lesioni future non siano più gravi o letali. A questo riteniamo responsabili chi continua a latitare sul problema dei soggetti psichiatrici che di fatto sono inadeguati per una detenzione carceraria quando dovrebbero essere collocati in altri luoghi come erano gli ospedali psichiatrici giudiziari - conclude - che per una scellerata scelta politica sono stati sostituiti da strutture che non possono ospitare più di 600 soggetti in tutta Italia».

Pavani è stato condannato con rito abbreviato a 15 anni di carcere per aver massacrato di botte, fino a ucciderlo, un quarantenne di Gaeta. Una perizia psichiatrica lo ha definito semi infermo di mente. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero