«Stadio Rocchi ai viterbesi», emendamento della Pisana per cederlo interamente al Comune: le reazioni

«Stadio Rocchi ai viterbesi», emendamento della Pisana per cederlo interamente al Comune: le reazioni
Il derby tra Pisana e palazzo dei Priori lo vincono i viterbesi. Serviranno ancora i supplementari, ma il risultato è già scritto: lo stadio Enrico Rocchi...

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Il derby tra Pisana e palazzo dei Priori lo vincono i viterbesi. Serviranno ancora i supplementari, ma il risultato è già scritto: lo stadio Enrico Rocchi sarà definitivamente - e interamente - del Comune. In attesa che vadano in gol le procedure del trasferimento della porzione di proprietà dalla Regione Lazio, basterà una richiesta di comodato d’uso dalle parti di via Ascenzi per poterne avere il controllo totale.

La notizia è arrivata quasi inaspettata: «Lo stadio “Enrico Rocchi” sarà finalmente dei viterbesi. Ciò grazie ad un emendamento approvato all’unanimità dal consiglio regionale che consente di trasferire agli enti locali, e quindi ai comuni, gli immobili già di proprietà di enti disciolti e successivamente trasferiti alla Regione Lazio». Firmato: Daniele Sabatini, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Pisana. Un assist al millimetro per mandare in porta la sindaca Chiara Frontini. «Ritengo che il nostro territorio abbia bisogno di interventi strutturali e non più caratterizzati da precarietà e incertezza – dice Sabatini – e la cessione a titolo definitivo, che abbiamo previsto con la legge regionale approvata, va proprio in questa direzione. La norma, approvata in tempi rapidissimi, prevede inoltre che, in attesa delle procedure finalizzate al trasferimento delle proprietà, il Comune potrà richiedere la concessione dello stadio in comodato d’uso».

Dopo qualche pallonata dunque è il momento del fair play. Adesso basta un tiro a porta vuota, che Frontini non può sbagliare. «È una buona notizia - spiega la sindaca - perché l’acquisto oneroso poteva raggiungere cifre importanti. Stiamo sanando una situazione ferma da decenni, a seguito della scelta di affidare lo stadio con procedura di evidenza pubblica invece che di rinnovare la convenzione con la Viterbese di Romano, che non aveva prestato le necessarie garanzie sugli investimenti promessi. Scelta peraltro validata dal Tar, che ha dato la stura a tutto questo processo di “messa in ordine”, senza la quale nulla di ciò sarebbe successo».

A breve quindi si potrà consegnare l’impianto alla FC Viterbo, con la conseguente discesa in campo di Piero Camilli, che i tifosi stanno aspettando come una finale di Champions. «In realtà la Regione ci aveva mandato giorni fa una nota in cui ci aveva chiesto di valutare l’opportunità di procedere con l’affidamento - commenta Frontini - nelle more del perfezionamento delle procedure di definizione della proprietà al Comune. Noi lo abbiamo valutato e abbiamo deciso di andare avanti comunque, perché non affidare lo stadio è antieconomico, a maggior ragione essendoci dei privati interessati alla gestione. Il mantenimento ci costa soldi, oltre al mancato introito».

Sabatini prima del triplice fischio ringrazia «gli assessori regionali Righini e Ghera, i consiglieri Paterna e Panunzi e tutti i colleghi di maggioranza e opposizione».

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Il Messaggero