Spaccio, gettano la droga a Pratogiardino ma la polizia li blocca: tre stranieri denunciati

Le unità cinofile in azione a Pratogiardino
Alla vista dei poliziotti hanno gettato gli involucri contenenti hashish e marijuana e hanno tentato la fuga, ma gli uomini della squadra mobile della Questura li hanno raggiunti...

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Alla vista dei poliziotti hanno gettato gli involucri contenenti hashish e marijuana e hanno tentato la fuga, ma gli uomini della squadra mobile della Questura li hanno raggiunti e bloccati. Il tutto all'interno del mercato della droga all'interno del parco Prato Giardino di Viterbo.


I tre sono stati bloccati e identificati: un 24enne originario di un paese dell’Africa occidentale, richiedente asilo e ospite di un centro di accoglienza a Viterbo; un trentenne proveniente da altra nazione dell’Africa occidentale, anch’egli richiedente asilo e ospite di un centro di accoglienza del viterbese; e un diciottenne di nazionalità asiatica residente nel Ternano.

I tre, dopo le formalità di rito, sono stati denunciati all’autorità giudiziaria per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Oltre un etto lo stupefacente rinvenuto e sequestrato. L'operazione segue quella della scorsa settimana, con la droga nascoosta tra le siepi del parco.L'hanno trovata i cani dell'unità cinofila della polizia, nell'operazione condotta insieme alla Squadra mobile.

Pratogiardino, il parco più grande di Viterbo e, a quanto sembra, quello preferito dagli spacciatori. Lo dimostrano il ritrovamento di droga nascosta ma anche gli arresti di pusher, ormai quotidiani. «L'operazione si inserisce in un contesto più ampio di attività predisposta per il controllo del territorio in ambito cittadino - aveva detto dalla Questura - I servizi hanno portato al rinvenimento di oltre 160 grammi di hashish e marijuana abilmente occultati in una delle numerose siepi del parco».

Non solo: le dosi erano già suddivise “in modo accurato”, spiegano gli investigatori. Pronti per essere vendute al minuto agli acquirenti. Le indagini continuano, per individuare sia i compratori sia gli spacciatori. E Pratogiardino resta un obiettivo sensibile. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero