Spacciavano hashish e marijuana davanti all’asilo

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Spacciavano hashish e marijuana davanti all’asilo, ma il reato è ormai prescritto. Titoli di coda per il processo scaturito da un’indagine della Guardia di...

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Spacciavano hashish e marijuana davanti all’asilo, ma il reato è ormai prescritto. Titoli di coda per il processo scaturito da un’indagine della Guardia di finanza di Viterbo nell’agosto del 2013.

Sette gli imputati, tutti noti per essere già incappati nelle maglie della giustizia, che a breve riceveranno una sentenza di assoluzione per intervenuta prescrizione. A raccontare come i 7 sono stati identificati ieri mattina ha testimoniato un finanziere che ha coordinato le indagini.

«L’attività - ha affermato - nasce grazie alle intercettazioni telefoniche. Avevamo avviato un’indagine su un soggetto romano che era solito rifornire diverse persone tra Viterbo, la capitale e perfino Livorno. Tra le varie telefonate abbiamo identificato molti fornitori alcuni finiti in questo procedimento. Utilizzavo un linguaggio molto criptico, quasi troppo, tanto da essere subito decifrabile. Nelle telefonate parlavano anche dei luoghi dove andavano a rifornirsi e da chi. Così è stato semplice localizzarli e dopo lo scambio fermali e sequestrare la droga».

I luoghi erano sempre gli stessi: «Valle Faul, Pratogiardino, teatro Genio e sopratutto l’asilo in via Santa Maria del Volturno. Lasciavano anche nascosti alcuni oggetti come i bilancini di precisione. Uno di loro in particolare si riferiva ai luoghi dello spaccio come al suo negozio, visto che quella era la sua unica attività redditizia».Ma tutto ormai è prescritto, i termini sono scaduti ad agosto 2021, e gli imputati liberi.

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Il Messaggero