Spaccava vetrine e rubava alcolici, arrestato 28enne: «L'ho fatto perché soffro per amore»

Le bottiglie rubate dal 28enne
Stalking, furto e danneggiamenti. E tutto per “amore”. E’ stato arrestato ieri mattina il ragazzo che nei primi giorni di marzo aveva creato il panico tra i...

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Stalking, furto e danneggiamenti. E tutto per “amore”. E’ stato arrestato ieri mattina il ragazzo che nei primi giorni di marzo aveva creato il panico tra i negozi e i ristoranti del centro storico di Viterbo. Il giovane, V. M. 28enne di origine romena, su ordinanza del gip è stato ristretto ai domiciliari con braccialetto elettronico con le accuse di furto aggravato, danneggiamenti e atti persecutori nei confronti dell’ex compagna.

Sarebbe stata infatti quest’ultima a mettere gli agenti della squadra mobile sulle tracce del 28enne, che aveva già messo a segno diversi furti. Prima i furti e poi “semplici” danneggiamenti alle vetrine. Compiuti, come avrebbe spiegato lui stesso: “per amore e per attirare di nuovo l’attenzione della donna che lo aveva lasciato”. I furti sono iniziati la notte del primo marzo, quando sono stati colpiti, in centro a Viterbo, un bar e un ristorante: l’indagato, forzando le porte di accesso era riuscito a impossessarsi di denaro in contanti, due tablet, generi alimentari e costose bottiglie di vino e di liquore.

Poche ore dopo il maxi furto un ristoratore però veniva contattato da uno sconosciuto che voleva restituire un tablet rubato. Il fatto ha insospettito gli agenti della Mobile hanno avviato un appostamento e trovato il tablet in mano a un ragazzino minorenne. Per capire cosa fosse successo gli agenti hanno chiamato la madre del minore e hanno scoperto la verità. La donna infatti avrebbe raccontato agli investigatori che aveva da poco troncato una relazione sentimentale con un uomo più giovane, che, nel tentativo di riconquistarla, continuava ad avvicinare i figli riempiendoli di regali, tra cui il tablet. La donna ha anche confessato alla polizia di essere perseguitava con messaggi deliranti. Grazie al tablet riconsegnato i poliziotti hanno collegato i furti allo stalking.

Ladro e stalker, quindi, erano lo stesso uomo. Durante la perquisizione a casa del 28enne, appena tre giorni dopo i furti, sono stati recuperate bottiglie rubate, molte delle quali vuote (in particolare una bottiglia da 3 litri di grappa), i vestiti che il ladro avrebbe usato durante i colpi, foto di bottiglie di alcolici che l’indagato aveva tentato di mettere in vendita e i deliranti messaggi inviati all’ex nella notte dei furti. Il 28enne pochi giorni dopo la perquisizione, nonostante fosse già a conoscenza dell’indagine a suo carico, si sarebbe concesso un'altra sera di follia, danneggiando alcune vetrine del centro. La stessa sera, però, fermato e denunciato dalle volanti avrebbe spiegato di aver agito così perché soffriva per amore e voleva attirare l’attenzione della ex-compagna.

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Il Messaggero