Sotto l'albero Covid e altri virus respiratori, Aquilani: "Se sintomatici restare in casa". E la Asl prepara altri due open day

Sotto l'albero Covid e altri virus respiratori, Aquilani: "Se sintomatici restare in casa". E la Asl prepara altri due open day
Due nuovi open day per la vaccinazioni contro il Covid. La Asl di Viterbo sta lavorando anche in questi giorni di festività per organizzare tutto: il primo appuntamento...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Due nuovi open day per la vaccinazioni contro il Covid. La Asl di Viterbo sta lavorando anche in questi giorni di festività per organizzare tutto: il primo appuntamento è previsto per sabato 30 dicembre e il secondo per domenica 7 gennaio. Le modalità sono le stesse della prima edizione, quella del 16 dicembre: i medici somministreranno il vaccino dalle 9 alle 17 alla Cittadella della salute. Per gestire i flussi, si richiede la prenotazione.

Potranno prenotarsi tutti i maggiorenni, con particolare raccomandazione per le persone con oltre 60 anni, con elevata fragilità di tutte le età e per i soggetti con marcata compromissione del sistema immunitario. I dettagli organizzativi verranno diffusi dall’azienda sanitaria subito dopo Natale. Resta che il successo del primo open day, con 307 viterbesi vaccinati, e la richiesta crescente da parte della cittadinanza ha spinto la Asl a organizzarne un secondo e un terzo. “I numeri dedicati – spiega la dottoressa Silvia Aquilani, direttrice del Sisp, il Servizio igiene e sanità pubblica – stanno registrando una domanda crescente e pertanto stiamo lavorando per soddisfarla”.

Ma qual è la situazione del Covid? L’esperta fa una premessa: in questi giorni, oltre ai contagi da SarsCov2 nella Tuscia i numeri più grandi riguardano quelli da altri virus respiratori. Anzi, a guardare i positivi al coronavirus, almeno quelli tracciati, sono addirittura scesi: “La rilevazione – spiega Aquilani – ormai è settimanale: ogni venerdì il sistema di rilevamento pesca dalle farmacie, dai lavoratori privati convenzionati e dai nostri pubblici. I dati dimostrano che questa settimana nel Viterbese si sono contati 151 nuovi casi di Covid, contro i 204 della scorsa”. Ma attenzione: questi sono solo i numeri ufficiali di quanti si sottopongono a un tampone nei canali istituzionali. Ci sono poi quelli che, pure avendo sintomi, non fanno il test e gli altri – tantissimi – che si affidano al fai da te. “I dati delle vendite dei tamponi in supermercati e simili sono notevolmente aumentati: questo – sottolinea la dottoressa – significa i reali contagi sono molti di più”. Calati anche i ricoveri: 32 i positivi attualmente in ospedale, contro i 49 della scorsa settimana. Nessuno in terapia intensiva (quella Covid a Belcolle è stata smantellata e in caso di necessità i pazienti vengono trasferiti a Roma). “Fermo restando – continua – che si tratta di pazienti in ospedale per altre patologie, non per il Covid”. Intanto, i sintomatici che accedono al pronto soccorso sono sottoposti a tampone al fine di indirizzarli, se positivi, alla terapia antivirale.

Ma più del Covid circolano altri virus: influenzali, parainfluenzali e quello sinciziale che colpisce soprattutto i bambini, provocando bronchioliti. Sono queste patologie respiratorie che più affliggono i viterbesi sotto le feste e che sono in notevole aumento. “Quello che consiglio – conclude Aquilani – è di astenersi dal lavoro e da occasioni di vita sociale se si presentano sintomi influenzali. E se proprio si deve uscire di casa, usare sempre la mascherina. Infine, contro il Covid occorre vaccinarsi per evitare forme gravi e l’ospedalizzazione”.

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero